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Pillola Ru486: discussa in Regione la mozione Della Bianca

Ru486 pillola abortiva

Regione. E’ stata discussa in aula questa mattina la mozione del Popolo della Libertà, sulla Pillola Ru 486, primo firmatario la Consigliera regionale Raffaella Della Bianca.

Con il documento si voleva impegnare la Giunta Regionale a fare in modo che presso le ASL Liguri, nel caso in cui venga somministrato alla paziente il trattamento abortivo con la pillola Ru486, al momento della firma del consenso informato, venisse fornito un adeguato supporto esplicativo, con la precisa indicazione del rischio di morte a seguito del numero di decessi già avvenuti relativamente al farmaco e delle complicanze che già documentate scientificamente possono verificarsi dopo l’assunzione di questo farmaco.

“Abbiamo rilevato le enormi spaccature della Maggioranza – spiega l’esponente del Pdl – che su questa vicenda ha dimostrato tutta la sua fragilità.”

Secondo Raffaella Della Bianca infatti “si è persa un occasione importante per poter addivenire ad un documento unitario nello spirito che fa della salute della donna ed del rispetto della vita non solo del nascituro, ma anche quella della madre l’interesse primario.”

“Purtroppo benché la nostra disponibilità in questo senso fosse totale nel recepire le richieste di modifica della Giunta, alla fine abbiamo dovuto incassare il voto negativo della Maggioranza che non hanno voluto, né tantomeno saputo, cogliere lo spirito alla base di questo documento.” “ La Maggioranza ha preferito non entrare nel merito per non fare apparire tutte le sue contraddizioni interne.”

Il Consigliere regionale del Popolo della Libertà evidenzia che “in base alle statistiche fornite dall’Assessore Regionale risulta che su 90 donne che nella nostra regione hanno utilizzato la pillola Ru 486, il 10%, cioè 9, hanno comunque dovuto subire l’intervento chirurgico.”

“Per questo proprio alla luce di questi dati avremmo voluto che la nostra Mozione, documento privo di implicazioni ideologiche ma frutto di un lavoro di ricerca e di approfondimento scientifico –avanza Della Bianca – venisse condivisa anche dalla maggioranza per  sottolineare quanto l’utilizzo di questo strumento evidenzi controindicazioni e insuccessi in misura maggiori rispetto all’aborto chirurgico.” “Avrei auspicato – conclude la consigliera Regionale del Pdl – che per una volta invece del consueto arroccamento su posizioni ideologiche, prive di alcun fondamento, la Maggioranza avesse tenuto un comportamento costruttivo per il bene e nell’interesse della salute delle donne.”