Politica

Università, lo slogan contestato da Comunisti – Sinistra Popolare

manifesto "Coltiviamo/Sfruttiamo talenti"

Liguria. Da “Coltiviamo Talenti” a “Sfruttiamo talenti”: uno slogan modificato per iniziativa del coordinamento provinciale Comunisti – Sinistra popolare e che viene spiegato così: “L’azione da noi svolta – si legge in una nota – che ha modificato alcuni manifesti pubblicitari affissi in occasione della raccolta del 5 X 1000 dall’Università di Genova, ritoccando lo slogan ‘coltiviamo talenti’ in ‘SFRUTTiamo talenti’ ha una chiara finalità”.

“Tenendo fermo lo sdegno per la riforma Gelmini, tesa ai tagli, al peggioramento delle condizioni lavorative già precarie dei ricercatori e alla destrutturazione dell’università statale (come già sta avvenendo con la scuola statale), il coordinamento provinciale di C-SP condanna un sistema universitario che è sistema clientelare, governato da poteri baronali, soggetto a logiche da vera e propria casta, quella dei docenti e dei rettori, vera colpevole del degrado dell’insegnamento universitario e della ricerca. Rettori e docenti, che da anni a costo zero vivono del precariato di tantissimi giovani ricercatori, pagandoli una miseria, vampirizzandone i talenti, abusando della loro passione, non possono, adesso, cavalcare l’onda della protesta studentesca, ma devono fare un passo indietro e riconoscersi
come i responsabili di un concreto e reale malgoverno dell’università italiana. Non è possibile, in questa università e non in quella della Gelmini, che giovani talenti spendano gli anni migliori della loro attività angustiati dalle angherie quotidiane causate loro da contratti precari, sottopagati (a volte nemmeno pagati: si pensi agli affidamenti d’insegnamento gratuiti!), facendo lo stesso lavoro (quando non un lavoro maggiore) di professori strapagati. Ai primi gli oneri, ai secondi gli onori: basta. No alla politica della Gelmini, quindi, ma anche basta al malgoverno dei rettori e allo sfruttamento dei ricercatori italiani da parte dei baroni accademici”.