Albenga. Ordinanze “creative”: così la Lista e gruppo consiliare “E’ Albenga” e l’associazione “Terra di Ponente” definiscono i primi provvedimenti presi dal sindaco ingauno, Rosy Guarnieri, in materia di sicurezza.
“Inizia in modo inequivocabile l’amministrazione del sindaco leghista ad Albenga – si legge in un comunicato firmato dai due gruppi -. Sono state emanate alla vigilia del primo maggio tre ordinanze su cui i cittadini sono chiamati a riflettere per la demagogia e lo sfondo razziale che le ispira. La più emblematica e demagogica è senz’altro l’ordinanza ‘antiassembramento’. Intanto per la reminiscenza storica, che ci induce a rievocare un periodo, quello del ventennio fascista, che come liberi cittadini, figli del 25 aprile, ci offende; inoltre vengono offese le zone indicate nell’ordinanza che entrano così nell’immaginario collettivo come zone pericolose per i comuni cittadini, da evitare, e come se non bastasse si impone in quelle stesse zone la chiusura dei negozi con orari consoni a cittadini con lavori part-time”.
“Naturalmente – si legge ancora – i negozi colpiti sono per lo più gestiti da extracomunitari e frequentati da extracomunitari che, come ben sappiamo, non lavorano in banca o in uffici pubblici ma per la stragrande maggioranza presso aziende agricole e quando a tarda sera rientrano a casa, non possono più usufruire di quei negozi che vendono i prodotti tipici dei loro Paesi, danneggiando sia gli utenti che per fare i loro acquisti dovranno chiedere permessi ai datori di lavoro sia i negozianti che dovranno ugualmente pagare affitti e tasse e già colpiti dalla crisi economica, si vedono costretti a chiusure anticipate per effetto di un’ordinanza”.
“Ricordiamo ai cittadini che ognuna dei comportamenti deprecabili citati nelle varie ordinanze sono già punibili dalla Legge (Codice della strada e Regolamento di Polizia Urbana o addirittura da entrambe), e che con queste inutili ordinanze ‘creative’ come vengono definite, frutto di promesse elettorali, sicuramente non si apre la strada all’integrazione, ma si enfatizzano i problemi e si crea ulteriore senso di insicurezza tra i cittadini. Quali gravi problemi di ordine pubblico o quali gravi reati o delitti contro persone o contro il patrimonio sono stati commessi in queste zone? E le scolaresche vocianti e allegre magari con bottigliette tra le mani dove le facciamo passare, sarà fatta un’ordinanza ad hoc per indicare i percorsi in modo che non infrangano le regole delle nuove ordinanze?! Invitiamo pertanto il nostro nuovo Sindaco a prodigarsi affinchè le forze dell’ordine abbiano adeguati finanziamenti dal Governo e possano continuare a svolgere opera di prevenzione e quando occorre di repressione, e con una creatività di tipo nuovo, rivolta verso l’integrazione e alla valorizzazione di quelle zone, ad organizzare appuntamenti culturali, concorsi per il miglior Kebab e tante iniziative che sicuramente il Sindaco ‘di tutti i cittadini’ saprà trovare”.