Loano. Circa 530 stabilimenti balneari e un migliaio di addetti “diretti”: sono questi i numeri del settore balneare nel Savonese. Un comparto-chiave per l’economia ligure che però, come denunciano gli addetti ai lavori, è da troppo tempo in attesa di decisioni da parte delle istituzioni politiche e di chiare posizioni soprattutto per ciò che concerne la proroga delle concessioni demaniali.
“Credo che la prima necessità sia quella di difendere il sistema balneare che oggi in Liguria traina il turismo – dice Riccardo Borgo, presidente del Sib – e noto che la procedura di infrazione e gli sviluppi di questa procedura hanno tolto sicurezza al nostro settore. Bisogna ricostruire un regime legislativo che rinsaldi la presenza delle aziende con queste caratteristiche e peculiarità. La Regione Liguria che, come le altre regioni, presto avrà piena titolarità del demanio marittimo dovrà farsi carico di riscrivere col Governo un quadro tecnico-legislativo chiaro e in grado di darci certezze. Non solo a noi, ma anche ai nostri figli, che mostrano interesse verso questo tipo di attività”.





