Uniti per la Salute”, ampliamento Tirreno Power: sette domande al presidente Vaccarezza

Tirreno Power Vado Ligure

[thumb:303:l]Vado Ligure. L’associazione “Uniti per la Salute”, dopo le dichiarazioni riportate da IVG.it e nell’intrevista rilasciata alla WebTv dal presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, rivolge sette domande al numero uno di Palazzo Nervi a proposito del progetto di ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure. Di seguito le domande dell’associazione riportate integralmente:

1) Presidente, abbiamo colto nelle sue dichiarazioni la parola confronto, in alternativa al ricorso giudiziale: la nostra associazione ha fatto ricorso al T.A.R. con grande impegno, anche economico, perché gli atti contro cui non si ricorre diventano intoccabili. Se nessuno facesse ricorso, l’atto firmato dal ministro diventerebbe sicuramente intoccabile e così i successivi connessi atti autorizzatori. A quel punto, a cosa servirebbe sedersi al tavolo delle trattative, quale confronto potrebbe esserci senza nulla in mano, quali argomenti si potrebbero far valere nei confronti di Tirreno Power, forte del decreto di V.I.A. e in un secondo tempo dell’autorizzazione al potenziamento a carbone, divenuti intoccabili per mancata impugnazione?

2) Altra sua affermazione è stata: “il ricorso così come strutturato, se perde lascia fare a Tirreno Power quello che vuole, se i vince si tiene la centrale com’è”. Per quanto riguarda il nostro ricorso, Le assicuriamo che noi lo abbiamo presentato perché i motivi di illegittimità del decreto, alcuni dei quali sono stati da noi portati a sua conoscenza, ci paiono assolutamente forti e validi. Se tuttavia si dovesse perdere, l’ordinamento giuridico, come Ella ben sa, prevede successive forme di tutela. Ma, in ogni caso, non si potrà comunque mantenere “l’esistente cosi com’è”. Le domandiamo: Ella è a conoscenza che per l’impianto esistente è in corso la procedura di A.I.A. prevista dal d.lgs. 59/2005, che impone, tra l’altro, l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili per gli impianti in essere?

3 ) Dalle sue dichiarazioni apprendiamo: “non vogliamo che continui quello che e’ stato fatto sino ad oggi…Regioni,Provincia e Comuni pur parlando non hanno messo in campo nulla che sia una roba seria.. noi vogliamo che ci sia una forma di controllo…ci sono delle polveri che non sono nemmeno rilevate – la soglia di attenzione oggi su Tirreno Power è stata zero ci si e’ fidati totalmente dell’azienda”. La nostra associazione, da quando è sorta nel maggio 2007, ha comunicato formalmente a TUTTE le parti politiche di maggioranza e di opposizione (compresa la sua) serie perplessità sulla situazione e sui sistemi di rilevamento, senza avere avuto risposte concrete da alcuno. Apprezziamo la forte presa di posizione attuale, riteniamo diritto dei cittadini conoscere come intenda operare la Provincia per avere un sistema di monitoraggio efficace, super partes e totalmente affidabile, magari con la supervisione enti medici e scientifici.

4) Lei presidente ha anche dichiarato: “chi negli ultimi venti anni ha concesso al territorio di Vado e Quiliano di essere il territorio più inquinato della provincia di Savona e della Liguria dovrebbe smettere di far politica….noi non siamo contenti di Tirreno Power”. Prendiamo atto di queste rilevanti dichiarazioni sul livello di inquinamento rese in modo così forte ed esplicito. Auspichiamo che questa presa di coscienza costituisca un importante segnale per il nostro futuro, e vorremmo conoscere su questo punto le intenzioni della sua amministrazione, per migliorare concretamente e da subito questa situazione.

5) E’ a conoscenza delle forti perplessità da noi già manifestate sulla regolarità dello scarico delle acque, sull’autorizzazione rilasciata dalla Provincia e sul mancato controllo da parte della Provincia? Ha varato qualche concreta iniziativa in merito?

6) Quali iniziative sono in programma, per difendere l’appeal turistico della zona di Varazze/Finale dalle ricadute negative di un potenziamento dell’attività a carbone della centrale?

7) In definitiva, la sua amministrazione è favorevole o contraria al potenziamento? Se è favorevole, le chiediamo di dirlo espressamente. Se è contraria, crediamo che i cittadini abbiano il diritto di sapere da subito quali atti concreti ed efficaci ritiene di attuare la sua e – se permette – nostra amministrazione provinciale.