[thumb:1881:l]Savona. Anche i vigili del fuoco del comando savonese aderiscono allo stato di agitazione proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Rdb e Confsal-Vvf. Al centro della protesta vi sono le condizioni operative in cui i pompieri si trovano a svolgere gli interventi, definite “gravi e inadeguate”, ma anche la situazione economica e le carenze di organico.
“Il personale stabilito per decreto nel 1997 – spiega Luca Infatino, della Cgil Ligure – era già sottostimato. Rispetto a quel dato nei vari comandi regionali mancano, in totale, 150 operatori, sui 1.100 presenti attualmente”. Secondo le organizzazioni sindacali il ripianamento delle piante organiche permetterebbe ai vigili del fuoco un po’ più di tranquillità nel loro lavoro, anche eliminando (almeno in parte) il ricorso allo straordinario, il cui pagamento, tra l’altro, è bloccato dallo scorso dicembre.
E il taglio delle risorse mette a repentaglio anche la sicurezza delle operazioni di soccorso. “Siamo pochi e con mezzi usurati – spiega ancora Infantino – Rispetto dall’inizio dell’anno ad oggi gli infortuni sono raddoppiati, rispetto allo stesso periodo del 2008”.