Politica

Caso aborti ad Albenga, Volontè (Udc): “No a raggiri della 194”

On. Luca Volontè

[thumb:11261:l]Albenga. “Disapplicare la legge 194 significa violentare la maternità. La prevenzione dell’aborto è parte integrante della normativa attuale, ma i casi in cui essa viene sistematicamente aggirata impongono un monitoraggio più coraggioso su ciò che avviene realmente nei consultori. L’eccessiva facilità con cui, ad Albenga, vengono rilasciati dall’Asl2 Savonese certificati per interrompere la gravidanza, senza visite, esami o controlli ginecologici specifici che attestino la gravidanza in corso e l’epoca gestazionale, impone un giro di vite urgente e senza compromessi. Il Governo solleciti un protocollo di intesa tra Asl, Comuni e Centri di aiuto alla vita per aiutare le donne che, di fronte ad una gravidanza inattesa, si possono trovare in stati psicologici di rilievo”.

Lo afferma il deputato dell’Unione di Centro Luca Volonté, che ha presentato, oggi insieme al Presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, un’interrogazione al Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.

“Quanto avvenuto ad Albenga – sottolinea il parlamentare centrista – pone scenari inquietanti. Come può una donna, non incinta, chiedere ed ottenere un certificato che attesti l’urgenza di procedere all’interruzione volontaria della gravidanza senza il riscontro del medico del Consultorio familiare pubblico, ma soprattutto senza che quest’ultimo abbia verificato l’esistenza stessa della gravidanza?”.