Cronaca

Appartamenti nell’ex fornace Perseghini di Lusignano: gli acquirenti aspettano

costruzioni

[thumb:342:l]Albenga. Sono ancora in attesa di entrare in possesso degli immobili gli acquirenti delle unità in costruzione nell’antica fornace Perseghini a Lusignano d’Albenga. I lavori, eseguiti dalla Nexity (ex Serenella e ancor prima Edilborgo) hanno registrato una lunga battuta d’arresto, per poi riprendere in tempi recenti alla luce del rinnovato accordo di programma con il Comune, che consentirà la realizzazione di una strada di cornice per la frazione ingauna.

La protesta arriva dai clienti che hanno investito nell’operazione edilizia, ormai spazientiti, essendo sfumato da un pezzo il termine previsto di consegna: dicembre 2007. Molti coloro che quattro anni fa sono stati attratti dalla vantaggiosa opportunità di acquisto di un appartamento a tre chilometri dal mare, a 1500 euro al metro quadro, per esempio, per il piano terra. Racconta uno dei clienti: “Volevo trasferirmi dal Piemonte alla Liguria per esigenze sia personali che professionali e ha deciso di acquistare un alloggio di 60 metri quadri. Prezzo: 100 mila euro. Nel maggio del 2005 ha firmato il contratto, ma dopo circa un anno e mezzo i lavori hanno subito un brusco rallentamento, sino a fermarsi del tutto”. “I versamenti sono stati effettuati tutti secondo stato avanzamento lavori – aggiunge – Infatti su 100 mila euro, ne ho sborsati circa 90 mila. Ora il cantiere è stato riattivato, ma non si sa nulla della data di consegna, che doveva essere entro il secondo semestre del 2007. Molti altri si trovano nella mia situazione, cioè quella degli acquirenti che non sanno che fine ha fatto la propria spesa”.

La complicazione nell’iter dei lavori è subentrata quando la società costruttrice, l’allora Serenella 57 Srl, ha chiesto il rilascio di variante alla concessione edilizia per sostituire alle destinazioni commerciali, di poco interesse nella zona lusignanese, quelle più appetibilmente residenziali. A fronte della domanda, il Comune ha deciso di rinforzare ulteriormente l’opportunità di riqualificazione del nucleo frazionale, riformulando l’accordo di programma con lo scopo di “monetizzare”. Così facendo, ha imposto al costruttore il corrispettivo per la realizzazione della strada di connessione con la parte alta della frazione e per la ridefinizizione dell’assetto dell’alveo del rio Carpaneo: una somma tra i 500 e i 600 mila euro.

Spiega Franco Vazio, vicesindaco ed assessore all’urbanistica: “Nel corso dei lavori la proprietà ha avanzato una proposta di diversa dislocazione dei volumi e di cambi di destinazione d’uso, dicendosi disponibile a corrispondere una somma compensativa per questa trasformazione. Trattandosi di zona vincolata, si doveva attivare la procedura di variante preventiva. Non si possono proseguire gli interventi senza l’approvazione della variante, quindi la procedura ha avuto la necessità dei propri tempi. Abbiamo convocato il comitato di vigilanza sull’accordo di programma, abbiamo dato l’assenso in consiglio comunale alla variante in questione, abbiamo avuto l’assenso dei funzionari regionali in sede di verifica preliminare del progetto”.

Ora il progetto passerà all’esame mercoledì 25 febbraio, verso l’approvazione definitiva. “Le somme che saranno versate dalla società saranno impiegate per la realizzazione della strada di circonvallazione dell’abitato di Lusignano – sottolinea Vazio – La frazione avrà quindi una via d’uscita dal centro storico alternativa a quella esistente. Si dice sempre che se un’ambulanza trovasse un’auto lasciata al bordo della strada attuale, rimarrebbe bloccata. Questa eventualità non ci sarà più, grazie ad una soluzione viaria importante e decisiva che gli abitanti di Lusignano agognano da decenni. Le somme saranno anche utilizzate per rettificare la sagomatura del rio e metterlo in sicurezza”.

Onere piuttosto consistente quello a carico del costruttore, almeno 500 mila euro in più, in cambio di un aumento di alloggi (con incremento di box e cantine) tramite cambio di destinazione d’uso di parte dei locali commerciali a piano terra in residenziali e diversa distribuzione. “I locali commerciali avrebbero trovato difficoltà di vendita, per l’area in cui sarebbero stati collocati – conferma il vicesindaco – Resta comunque il bar pizzeria ristorante previsto nella parte antica e vincolata corrispondente al forno dell’ex fornace”. “La strada di collegamento con la frazione – conclude Vazio – è già stata progettata e approvata: dovrà essere soltanto cantierata”.