Le carte di credito “revolving”

Accade sempre più frequentemente di ricorrere all’uso delle carte di credito “Revolving”. Si tratta di una particolare forma di affidamento personale, a cui ricorrono alcune banche o società specializzate nei finanziamenti, che consente di poter acquistare subito un bene con rimborso dilazionato, offrendo al cliente varie scelte, tra cui l’importo della rata mensile o il periodo del rateizzazione. Una soluzione semplice, più facile di un prestito finalizzato o di un prestito personale che necessita dell’approvazione dell’ente erogante, e che consente di “ricaricare” il credito concesso con il pagamento delle mensilità previste contrattualmente.

A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, le carte “revolving” non sono ancora molto diffuse in Italia e vengono usate relativamente poco: secondo i dati più recenti diffusi dall’Abi, quelle in circolazione sono 4,3 milioni (a fronte dei 29 milioni di carte di debito ordinarie) e quelle attive sono solo il 64%.

Prima di ” strisciarle” è opportuno conoscerne bene le caratteristiche. Con le “revolving” si entra nel settore del credito al consumo, con la differenza che con la stessa carta viene concesso una determinata somma spendibile, da utilizzare quando e come meglio si crede, con la possibilità che le disponibilità economiche del titolare siano tuttavia cambiate nel tempo al punto tale che ricorrere ad un rimborso rateale non sia più opportuno.

Le carte “revolving”, in particolare, si distinguono per un tasso di interesse applicato alle somme dilazionate mediamente più alto rispetto ai prestiti personali. Pagare infatti interessi del 20% non è affatto inconsueto e , se si tiene conto che le modalità di rimborso standard prevedono in genere una rata molto contenuta pari al 4 o 5% dell’importo mensile del saldo o del fido concordato, significa ritrovarsi alla fine dell’operazione ad aver rimborsato una somma decisamente importante rispetto al credito originariamente erogato.

È quindi sicuramente opportuno leggere attentamente le condizioni contrattuali prima di procedere all’utilizzo, considerata la propensione all’uso insita nel meccanismo rotativo proprio di questo strumento finanziario: forse uno dei vantaggi delle “revolving” rispetto ai finanziamenti classici, ad esempio, è proprio il fatto di avere un certo credito sempre e comunque disponibile e di potere essere usata con estrema semplicità, senza la richiesta di alcuna autorizzazione specifica per la singola operazione che l’utente desidera compiere .

Per bilanciare in modo proficuo costi e benefici, determinati dal tasso di interesse, è opportuno tuttavia ridurre il più possibile il numero delle rate: meglio scegliere una carta che consenta di variare l’importo della rata di rimborso mensile, fino ad arrivare anche al 100 per cento del saldo o del fido concesso. In questo modo si rimborsa la somma utilizzata per un pagamento in soli 3 o 4 mesi, usufruendo da un lato dei vantaggi del pagamento rateale e dall’altro limitando gli effetti di un tasso di interesse maggiorato.

Lorenzo Ossum
ossum@ivg.it