Regione. C’era anche il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, alle riunione odierna della direzione nazionale del Partito Democratico. Il governatore ligure, affrontando il tema della crisi del partito guidato da Walter Veltroni, ha dichiarato: “Non temo che la nostra storia possa finire a causa di una vicenda giudiziaria, temo piuttosto che i rischi nascano da come affrontiamo la vicenda politica e sociale”.
“Alla questione morale – ha poi aggiunto Burlando – dobbiamo rispondere con nettezza e senza minimizzazioni, sapendo che siamo di fronte al segnale di qualcosa che non nasce oggi, ma da parecchio tempo prima”.
“Il Partito Democratico – ha poi continuato il presidente ligure – rischia oggi di avere il minimo di forza proprio quando c’è il massimo bisogno di una nostra proposta per un nuovo modello sociale e economico. La crisi globale dimostra infatti il fallimento delle politiche della destra americana, alla quale soprattutto si è accodata la destra italiana: proprio in Italia c’è dunque l’urgenza di una alternativa. Abbiamo però pochissimo tempo ancora a disposizione”.
Claudio Burlando ha poi chiesto una maggiore reattività al suo partito: “Non mi sono mai sentito così solo nella mia funzione di amministratore ma, incontrando molti cittadini, vedo che c’è una gran voglia di politica. Dobbiamo saper rispondere, radicarci e dare un segnale forte al paese”.
L’intervento del governatore si è poi concluso con una richiesta di chiarimenti sulla collocazione europea del Pd e con un invito: “Dobbiamo coinvolgere in questa scelta i nostri militanti: la consultazione della base non deve valere solo per candidare un sindaco. Questa decisione è molto più importante”.