“Anche oggi sono qui per fare uno dei miei pipponi sulla celiachia – esordisce Valentina Leporati, titolare della pagina web ‘Valentina Gluten Free’, che lotta ogni giorno contro pregiudizi e discriminazioni verso una patologia ancora poco conosciuta.
“Oggi mi rivolgo ai ristoratori perché qualche sera fa mi è successa una cosa in una pizzeria che mi ha fatto ricordare tutte le altre volte in cui mi è successa. Mi rivolgo ai ristoratori perché spesso, seppur in buona fede, ci sono delle cose da tenere sott’occhio davanti ad un cliente celiaco. Ero a cena con degli amici e abbiamo ordinato una pizza; il cameriere è arrivato al tavolo urlando ‘per chi è la pizza celiaca?'”.
“Ecco, sono io la celiaca, attenzione, la pizza non è celiaca. La pizza è senza glutine, la pizza è per la cliente celiaca al massimo, perché poverina la pizza sta bene, sono io la celiaca – continua Leporati – Allo stesso modo mi è successo molte volte che quando arrivano le pizze per i miei amici venisse detto ‘e invece per chi sono le pizze normali?'”.
“Quindi io sono anormale? Io sono diversa, seguo un’alimentazione diversa a causa della celiachia, però non mi sento anormale. Quindi per i ristoratori che formano i propri camerieri è importante insegnare che le pizze con il glutine sono pizze tradizionali, non normali. Sembra una sfumatura lieve ma in realtà è molto importante soprattutto alle orecchie del celiaco che ascolta, perché io ormai sono abituata ma ci sono persone che non la vivono bene e sicuramente sono lì con un po’ di ansia”.
“Un trucco che può aiutare sia il ristoratore che il celiaco a stare tranquilli è l’utilizzo di piatti di colori diversi per pizze senza glutine. Ad esempio pizze con glutine nei piatti bianchi e pizze senza glutine nei piatti gialli. A me questo è stato utile quando la pizza era talmente bella e talmente buona da farmi venire il dubbio se fosse senza glutine, quindi guardando il mio piatto e quello degli altri mi sono rassicurata”.
Conclude Leporati: “L’ultima cosa che volevo dire è quella di non fare battute perché se proprio dobbiamo prenderci in giro lo facciamo da soli e non amiamo essere messi in imbarazzo davanti a tutti perché magari sono con amici ma potrei essere con persone che non mi conoscono bene. Quindi ripetendo, la pizza non è celiaca, la celiaca sono io. Le altre pizze non sono normali, sono con il glutine e tradizionali. Il piatto con un colore diverso può aiutare sia noi celiaci che voi ristoratori. Non prendeteci in giro, vi prego”.
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