Finalmente l’attesa é finita. Mancano all’incirca 24 ore al fischio d’inizio della partita piú importante di questo europeo, la finale tra la nostra Italia e l’Inghilterra di Southgate. I ragazzi di Roberto Mancini scenderanno in campo per scrivere un pezzo di storia, per riempire l’ultimo tassello di un Europeo fin qui straordinario, e appendere al muro un quadro che, a prescindere dal risultato finale, é già un’opera d’arte.
Non era per niente scontato. Fino a qualche anno fa, dopo la pesantissima assenza al mondiale, dovuta alla sconfitta contro la Svezia, il lato del cuore sportivo degli italiani era caduto in frantumi e solo il nostro attuale CT con la sua importante esperienza, rinnovo e un pizzico di caparbietà, é riuscito a ricostruirlo e a farci sognare, ma soprattutto a credere a questo favoloso gruppo che, nell’ultimo mese, ci ha fatto cantare, sognare e emozionare, riuscendo a farci incollare nuovamente ai vari maxischermi e TV.
L’anima del gruppo, come ci hanno saputo dire i centrocampisti Barella e Pessina, é proprio il gruppo stesso che si é creato: hanno appunto sottolineato che tutti e 26 i presenti nella rosa convocata da Mancini sono a tutti gli effetti titolari. Infatti in questo Europeo hanno esordito 25 elementi, tutti tranne Meret, il terzo portiere. Ha esordito infatti Sirigu, il secondo del talento “Gigione” Donnarumma, che, a detta di Mancini, doveva per forza esordire, siccome questo europeo potrebbe essere per il portiere granata, l’ultimo grande palcoscenico azzurro. Questo per un rimpianto del nostro ct, il quale fu convocato ai mondiali del ’90, ma per l’età non giocò nemmeno un minuto. Ecco spiegato l’ingresso un po’ a sorpresa di Salvatore contro il Galles.
Dall’altra parte della Manica però, sono certi di avere la vittoria in tasca: tra tutte le leggende inglesi, Rio Ferdinand é quello che piú di tutti si é contraddistinto, e fece questa affermazione ancora prima della semifinale, partita tra l’altro sotto i riflettori per un rigore molto dubbio (soprattutto per l’irregolarità e la presenza di due palloni all’interno del campo al momento dell’azione). Infatti l’ex difensore del Manchester United lasciò tutti un po’ perplessi: “Inghilterra superiore, interessa poco chi sia l’altro finalista”. Chissà se la profezia di Rio Ferdinand si ultimerà domani sera al triplice fischio nel noto stadio di Wembley. La Danimarca comunque, con una grande prestazione e un grande cuore, ha dato molto filo da torcere ad una Inghilterra che sulla carta avrebbe dovuto avere la strada piú che spianata verso la finale.
C’è pure un pizzico di scaramanzia invece nelle file azzurre: tra tifosi che utilizzano la classica carta della “gufata” e di scommesse improponibili e anche tra le vere e proprie file dei ragazzi della nazionale. Piccolo portafortuna che viene utilizzato prima di tutte le partite é: lasciare a piedi Vialli. Naturalmente poi, il compagno di Roberto di quella fantastica Sampdoria del ’91, sarà ed é sempre stato a tutte le partite. Questo piccolo incidente é successo appunto alla prima partita, contro la Turchia, dove l’Italia ha vinto meritatamente e in maniera molto incisiva: visto il gran risultato hanno deciso di utilizzarlo sempre da allora.
Ora non ci resta altro che aspettare domani sera, tifare questa grande squadra che tanto ci ha saputo dare (non passa infatti inosservata la striscia e il record di 35 partite utili che dura dal 10 ottobre 2018) , e nel caso di una vittoria, esultare e gioire tutti insieme le grandi gesta di questa nazionale, che sicuramente rimarranno, come nel mondiale del 2006, impresse nei nostri cuori.
Vi invitiamo ad esultare in modo consapevole e nei confronti della legge e nel rispetto delle persone, per far sì che non si ripeta piú ciò che é accaduto venerdí scorso.
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