Finale Ligure. Martedì 3 agosto alle ore 21:15 nei rinascimentali Chiostri Santa Caterina a Finalborgo l’ensemble Canto Antico si esibirà con “Pizziche, tarante e tarantelle”, uno dei concerti della rassegna “Musica dei Castelli di Liguria”, sostenuta dal Comune con la collaborazione artistica dell’Associazione Musicale Corelli di Savona. Composto interamente da artisti dalle origini mediterranee, il gruppo è impegnato in un’intensa attività di divulgazione della musica, delle danze e culture del Sud. I testi sono quelli della tradizione orale contadina, gli strumenti composti da tamburi, chitarre battenti, flauti e ciaramelle e i balli tarantelle nelle loro differenti declinazioni rituali e regionali.
Canto Antico nasce nel 2000 a Milano imponendosi prestissimo all’attenzione del pubblico con il proprio repertorio di musica popolare del SudItalia, con cui si esibisce in Europa, in America e a Cuba. L’esordio discografico avviene nel 2006 con la pubblicazione dell’album “Jesce a’llà”, in cui ha inizio un processo di appropriazione e rielaborazione del patrimonio della tradizione orale del Sud che ha reso originale e riconoscibile il sound di Canto Antico.
Tra il 2006 e il 2007 partecipa a tutti i maggiori folk festival europei e collabora con Marina De Juli, attrice storica della compagnia di Dario Fo e Franca Rame. Nel luglio 2008 conquista il primo premio al Folkontest, il più importante concorso italiano per gruppi emergenti nel campo della musica folk, tradizionale ed etnica. Nel 2009 è ospite d’onore al Festival Interceltic di Lorient. Nel 2011 è la volta di Terramara, un progetto realizzato in collaborazione con Emanuela Gabrieli, voce emergente del Salento.
Il 2012 segna una svolta nella storia, nel repertorio e nello stile: gli artisti avvertono forte l’esigenza di dare voce e suono al mondo contemporaneo e cittadino cui appartengono, una dimensione metropolitana a volte alienante fatta di velocità, suoni, colori, ombre e inquietudini in cui la musica tradizionale s’innesta con il suo potere aggregante e la potenza dirompente dei suoi battiti. Nasce così South Beat, termine coniato dal gruppo, che trova precisa collocazione nella world music internazionale.
