Albisola Superiore. Dopo l’annullamento dello scorso anno a causa del Covid-19 sabato 1 maggio torna la Luceto Classic. Oltre alla gara sul classico giro di 11 km con un dislivello positivo di circa 400 metri, in questa edizione sarà proposta anche una competizione sul nuovo percorso più impegnativo della Luceto X-Treme, un giro lungo 20 km con un dislivello positivo di circa 1.200 metri.
A dare maggior prestigio alla manifestazione è il progetto “Italian Riviera” di Upaces, che si propone di portare avanti un piano di comunicazione e promozione dei principali eventi sportivi della comunità nel suo complesso e nei suoi valori territoriali turistici sportivi e di cui il Comune fa parte.
Moltissime le richieste ma per conformità al protocollo Covid-19 le iscrizioni sono state chiuse al raggiungimento di 300 partecipanti. Grande è stato l’impegno degli organizzatori che, grazie a tanti volontari, si sono prodigati nella pulizia dei sentieri in un ambiente tra boschi di macchia mediterranea, uliveti e crinali e che offre una vista di mare e monti spettacolare.
Anche quest’anno la Luceto Classic farà parte del circuito solidale I Run for Find the Cure: in questa edizione si corre per il supporto alle scuole sostenute da Find The Cure in Africa e partecipando alle gare solidali si contribuisce alla realizzazione del progetto.
Luceto Classic
Si parte dal piazzale antistante la Società su strada asfaltata, ci si reca a Carpineto e si sale sulla collina omonima per ridiscendere nell’abitato attraversando i caruggi che portano all’imbocco del sentiero boschivo che costeggia il rio Boraxe. Prima si sale gradualmente, poi la salita si inasprisce fino ad arrivare al punto alto appena dopo Cian du Pei. Da lì il percorso si snoda in falsopiano per circa 4km tra crinale e sottobosco di castagni, lecci, erica e corbezzoli. Si giunge sulla balconata di Banin, con vista mare e abitati di Luceto e Albisole, discesa a tratti ripida sotto gli ulivi e arrivo a Luceto.
Luceto X-Treme
Partenza dal piazzale, si percorre la strada comunale per 400 metri fino all’abitato di Carpineto: sarà l’unico asfalto che si calpesterà fino all’arrivo. Si attraversa il caratteristico borgo Carpineto e si inizia un sentiero in single track che sale in cresta fino a costeggiare una casa gialla. Da lì si segue il sentiero fino all’uliveto del Sotgiu. Dalla casa diroccata ci si infila nel bosco di lecci e corbezzoli, seguendo il sentiero dei cacciatori, si aggira il Monte Casella e dopo una ripida erta se ne raggiunge la cima.
Dalla cima parte un sentiero di cresta con vista mare e porto di Savona, recuperato da pochissimo, con cui si raggiunge la casa di Scarsellone, poi su strada bianca si scende a Luceto. Si attraversa Luceto e si costeggia il rio Buraxe, prima sulla destra orogenica, poi sulla sinistra, e dopo poco si arriva al bivio tra Luceto Classic e Luceto X-Treme. Si attraversa nuovamente il rio Buraxe e ci si inerpica a quattro mani sulla Camilla: un bel sentiero utilizzato dai “kamikaze” della downhill, che però verrà fatto in salita. A quota 300 metri circa si incrocia il bivio del sentiero che scende alla borgata di Magrania, dapprima in falsopiano, sempre sotto la macchia mediterranea. Dopo un tornante secco in discesa, che diventa ripida in alcuni tratti, si giunge al rio Magrania e quindi alle case. Le si costeggiano, attraversando il rio Insé, e si sale alle case Rocchetta, abitate ancora fino agli anni ’70, e alla casa della Torre, abitata nel dopoguerra.
Da lì, sempre in salita verso cima Caeffu, si incrociano la “casa di caccia” e sempre in salita ci si dirige al punto più elevato della Luceto X-Treme, a quota 483 metri. Un’asta addobbata con bandierine tibetane, una Jolly Roger, indica che le fatiche in salita sono finite. Si scende velocemente su sentiero ben tracciato che segue tutta la dorsale e sulla Cresta del Gallo s’incrocia nuovamente il tracciato della Luceto Classic, che si segue per qualche chilometro fino alla località di Banin. Quindi la discesa sotto gli ulivi, si lascia nuovamente la Classic e si prosegue dritti verso il Castellaro. Poco prima della fortezza, con Albisola Superiore e le sue spiagge sotto i piedi, si gira repentinamente sul cocuzzolo con un grande traliccio e da lì la discesa secca fino all’arrivo. Il sentiero finisce a 200 metri dal traguardo, si attraversa la strada, si entra nel parco e c’è la finish line.
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