sabato
7
Agosto
2021

A Vado Ligure “Il Barocco incontra il Folk” nel concerto del Voxonus Duo con il percussionista Flavio Spotti

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Agosto
2021
Maurizio Cadossi violino Voxonus Duo con Flavio Spotti percussioni

Vado Ligure. Sabato 7 agosto alle ore 21:15 a Villa Groppallo “Il Barocco incontra il Folk” nel concerto del Voxonus Duo, composto da Maurizio Cadossi al violino e Claudio Gilio alla viola, che si esibirà insieme al percussionista Flavio Spotti nelle musiche di S. Eccles, J. B. Lully e altri.

Il Voxonus Festival festeggia la sua decima edizione con un programma itinerante tra Liguria e Piemonte. Gli spettacoli sono momenti esperienziali che promuovono la diffusione della musica eseguita con prassi filologicamente informata e con strumenti dell’epoca, oltre ad avere una forte vocazione turistico culturale.

Tra castelli, piazze e antiche abbazie la manifestazione si conferma leader nell’organizzazione di eventi interconnessi con il territorio. “Malgrado le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria crediamo nella necessità di promuovere i concerti di musica dal vivo”, dichiarano gli organizzatori.

Il Voxonus Festival nasce ad Albissola Marina dall’idea di Claudio Gilio, direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Savona, e di Filippo Maria Bressan all’interno del progetto “Accademia di musici e cantori”, una realtà stabile, sinfonica, operistica e corale improntata su musiche e strumenti del Sette e Ottocento. Sebbene la cifra stilistica sia l’espressione artistico culturale di epoca barocca il repertorio si apre a contaminazioni crossover con incursioni di altri generi che regalano al pubblico un’esperienza unica.

Il format “Dalle Alpi al Mare” ha conquistato il pubblico perché ha saputo unire Liguria e Piemonte intrecciando arte e storia delle due regioni. Protagoniste della rassegna sono le formazioni Voxonus Orchestra, Voxonus Quartet, Voxonus Choir e Voxonus Duo. Il festival collabora stabilmente con l’Accademia del Ricercare e nel corso della sua storia si è confermato di interesse internazionale ma senza mai perdere la sua impronta “glocal”. “Così come nel 2020, anche oggi rivendichiamo il diritto alla musica come pilastro della nostra società e del benessere comunitario – affermano i promotori – La cultura diventa simbolo della ripartenza o, per usare una citazione di Baudelaire, ‘La musica crea uno spiraglio nel cielo'”.

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