Borgio Verezzi. Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi: una delle coppie più longeve e feconde dalle indiscusse qualità del panorama teatrale nazionale torna mercoledì 21 luglio alle 21,30 a calcare l’assito del palcoscenico del Festival Teatrale di Borgio Verezzi nell’Anfitrione, da Plauto, Molière e Kleist, nella traduzione e l’adattamento di Luca Simonelli e Giuseppe Pambieri.
Definita da Thomas Mann la più bella commedia dell’umanità, Giuseppe Pambieri, nel doppio ruolo di Giove e Anfitrione, e Lia Tanzi-Alcmena, aggiungono a questa definizione tutta la loro arte: il risultato è uno spettacolo raffinato e intrigante, divertente e pieno di fantasia, attento al linguaggio e alla drammaturgia. L’Anfitrione, prima di ogni altra opera teatrale, apre il sipario sulla filosofia in teatro, Kleist ripercorre la scrittura plautina dopo essersi smarrito in Kant.
La storia è nota: se la vicenda potesse riassumersi in un titolo di un quotidiano, sarebbe certamente “Moglie fedele è indotta ignara all’adulterio da due mascalzoni”. Il meccanismo comico è inesorabile.
Nell’Anfitrione di Kleist tutti i personaggi, dal Generale a sua moglie, da Sosia alla serva Alcmena sono tutti raggirati, tutti preda di divinità crudeli, e per questo uniti nel loro tragicomico destino.
Lo spettacolo, trasposto in epoca moderna, coinvolge il pubblico non solo al riso ma alla riflessione sul sistema odierno che, rispetto a quello costellato di divinità capricciose, sembra ripetersi nei meccanismi socio culturali della nostra attualità.
Giuseppe Pambieri costruisce una regia molto attenta in cui gli attori (Sosia-Nino Bignamini; Mercurio-Sebastiano Colla; Bromia-Simonetta Potolicchio e Capitano Naucrate-Fabrizio Apolloni) seguono il destino dei loro personaggi con un’orchestrazione così precisa da unire talento e professionalità con tale grazia da costruire un piccolo capolavoro perfetto di messa in scena.
Le musiche sono di Paolo Casa; i costumi di Lia Tanzi; il disegno luci di Mattia Russo; Traduzione e adattamento di Luca Simonelli e Giuseppe Pambieri; produzione Fenice S.r.l. – Festival Teatrale di Borgio Verezzi.
Uno spettacolo in cui i ritmi non conoscono pause, ma solo il gioco degli dei che muovono le loro pedine umane come pedoni imbambolati su una scacchiera.
Sarà presente alla serata un’altra grande protagonista e ‘signora’ del teatro italiano, Ottavia Piccolo, cui la Giuria composta dai noti critici teatrali Carlo Maria Pensa (Presidente di Giuria), Magda Poli, Silvana Zanovello, Sergio Colomba, Gastone Geron, Osvaldo Guerrieri, Domenico Rigotti, Aggeo Savioli e Pierantonio Zannoni, ha assegnato il Premio Veretium per la Prosa 2010, destinato all’attore o all’attrice di prosa che nella passata stagione si sia maggiormente distinto per impegno di testo e capacità d’interpretazione.