Savona. “Chiudere con la stagione delle nomenclature politiche e partitiche, guardare oltre, ad una nuova identità del partito”. Dopo giorni e settimane di silenzio l’assessore alla cultura del Comune di Savona Ferdinando Molteni dice la sua sul dibattito in corso per la segreteria del Pd provinciale, quando ormai entro luglio si dovrà decidere chi sarà il successore di Giovanni Lunardon.
“Non ho ancora espresso giudizi perchè sono già intervenuti in tanti, tutti i nomi trapelati sul futuro della segreteria sono dirigenti e amministratori importanti, tuttavia credo che il prossimo segretario dovrà essere una persona nuova, radicalmente diversa rispetto alle tradizioni del passato, nel senso che sia un personaggio al di fuori degli apparati di partito, questo perchè il prossimo segretario non abbia un carico eccessivo di tradizione verso i Ds o verso la Margherita, un segretario insomma che non sia inchiodato da queste due origine politiche”.
Quanto ad un possibile scontro Savona-Albenga nell’ottica della futura geografia politica del partito così risponde Molteni: “Sono argomenti oziosi, non significa nulla che se siamo deboli nel ponente allora ci vuole un candidato di quel territorio, il punto è che la sua provenienza territoriale non c’entra sul fronte dei rapporti con la società e sulla possibilità del partito di creare un forte programma, questo aspetto del dibattito francamente non mi appassiona”.
L’assessore savonese, infine, si lascia un pò andare e lancia così la sua idea di segretario-Pd: “Mi piacerebbe una figura nuova legata alla cultura, un personaggio tipo Debora Serracchiani, una persona fresca e che sappia trovare voti anche al di fuori del nostro tradizionale bacino elettorale, consensi nuovi, con particolare attenzione ai giovani…Io, oggi, se dovessi convincere un ragazzo a votare Pd non saprei come fare…” conclude Molteni.