Liguria. Cordoglio per la morte del poeta genovese Edoardo Sanguineti è stato espresso dal mondo politico ligure, anche da chi era, ideologicamente, molto distante da lui. “E’ stato una delle figure intellettuali genovesi più brillanti, uno dei poeti più importanti del Novecento. Il suo contributo di studioso e intellettuale rappresenta un onore e un vanto della cultura italiana” è stato questo il commosso ricordo di Michele Scandroglio, coordinatore del Pdl, che poi ha voluto ricordare “La sobrietà con cui Sanguineti ha sempre trattato i temi politici”.
Simone Leoncini, coordinatore genovese di Sinistra, Ecologia e Libertà, invece ricorda: “Ho conosciuto Edoardo durante la campagna delle primarie del 2007, quando era candidato delle sinistre a sindaco. Non c’era attimo in cui non ci stupisse, non ci proponesse uno sguardo nuovo sul mondo”. Un uomo straordinario e, come tutte le persone davvero eccezionali, immensamente umile e generoso” conclude poi l’esponente del partito di Vendola.
“Edoardo Sanguineti rappresenta oltre cinquant’anni di poesia, di passione sociale e politica. Con lui se ne va il dinamismo dei versi che intendeva sempre rappresentare quella “ideologia” che era, per lui, l’anima del mondo e del momento passato, presente e futuro da vivere costantemente” sottolinea la segreteria ligure di Rifondazione comunista.
“La sua anima poetica era tutt’una con quella dedizione al sociale che non lo ha mai visto allontanarsi dalle forze della sinistra che lo candidarono alle primarie genovesi del 2007 in occasione dell’elezione del nuovo sindaco” prosegue poi il ricordo del Prc, che poi conclude: “Lo salutiamo con grandissima commozione e lo ricordiamo con queste sue bellissime parole, sintesi di una bella vita spesa per la cultura come fondamento per la costruzione di una società al di fuori del profitto e dei privilegi: ‘Viviamo in un mondo interconnesso, in cui anche i problemi piccoli dipendono da quelli filosofici, e quelli locali dal resto del mondo'”.
Anche il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, si è detta colpita dalla notizia della morte del poeta, avvenuta poco dopo un’operazione per la rimozione di un aneurisma: “Una notizia inaspettata che mi ha commossa: da oggi Genova è più povera” ha commentato. “Ci legavano rapporti di conoscenza e, da parte mia, di stima: averlo avuto come ‘avversario’ alle elezioni è stato un onore – ha aggiunto il sindaco della città della Lanterna – Non bisogna dimenticare che per anni siamo stati compagni di partito e che la provenienza politica è la stessa, anche se con diverse evoluzioni”.
“Quello che mi ha divisa da Sanguineti è stata la diversa interpretazione del marxismo che per lui rimaneva l’unica chiave di lettura anche della realtà contemporanea mentre per me, come per altri militanti più giovani, l’ottica era differente – ha concluso poi la Vincenzi – Resta il fatto che si parla di uno dei più grandi intellettuali europei contemporanei e che possiamo solo sperare che non sia stato uno degli ultimi”.