Val Bormida. La Confederazione Cobas Valbormida esprime la propria preoccupazione per i problemi legati all’abbassamento delle temperature, fenomeno anomalo per il mese di maggio.
“Il crollo delle temperature in tutta la provincia – affermano gli esponenti della Confederazione – ma soprattutto nell’entroterra, ha coinciso con la chiusura degli impianti di riscaldamento centralizzati. Case, scuole, ospedali: tutti al freddo. Soprattutto anziani, malati, studenti. Tutti al freddo”.
“E fino a venerdì – proseguono – la situazione non migliorerà certamente. E’ necessario che i comuni autorizzino la deroga per l’accensione degli impianti centralizzati. Non siamo a Genova. La Val Bormida e l’entroterra hanno un clima differente e la gente ha diritto a potersi scaldare, oltretutto pagando di tasca propria”.