Savona. L’inchiesta sulle firma false del Popolo della Libertà, raccolte durante le ultime elezioni provinciali, si completa di un altro importante tassello. E’ stata infatti depositata al sesto piano di Palazzo di Giustizia la tanto attesa perizia calligrafica. Le conclusioni del grafologo, che ha esaminato le “prove tecniche di scrittura” eseguite dagli indagati, dovrebbero aiutare gli inquirenti a fare chiarezza su questa storia.
Dalla Procura, per ora, viene mantenuto il più stretto riserbo circa le conclusioni del perito. La perizia calligrafica dovrebbe però aiutare a stabilire chi, tra gli indagati, ha materialmente falsificato le firme. Ad eseguire la prova, negli uffici della polizia giudiziaria, erano stati nove degli indagati: Mauro Demichelis, Teresiano Defranceschi, Ubaldo Pastorino, Cosetta La Mantia, Roberto Schneck, Bruno Robello De Filippis, Guido Lugani, Gianfranco Sasso e Stefano Paniccia. Nessuna prova era stata invece fatta dal presidente della Provincia Angelo Vaccarezza.
Gli accertamenti sulla grafia degli indagati, comparati con le sottoscrizioni apposte in modo illecito sui fogli per la presentazione delle liste del Pdl, dovrebbero quindi aiutare gli inquirenti a capire chi materialmente avrebbero ricopiato le firme già raccolte, ma non in maniera corretta, da un’altra parte.
La Procura di Savona ha assicurato che la perizia sarà esaminata in tempi brevi al fine di poter chiudere nel minor tempo possibile l’inchiesta sulle firme false. La titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Maria Chiara Paolucci, è infatti già al lavoro sui riscontri del perito.