Albenga. Il bianco e il nero. Ottimismo da una parte, pessimismo dall’altra. Così le due “fazioni”, quella della Guarnieri da un lato, quella di Tabbò dall’altro, stanno vivendo la mattinata albenganese. Come tira l’aria lo si intuisce già guardando i due point elettorali, quartieri generali dei due sfidanti. In via Genova, roccaforte della Lega, non c’è ancora nessuno e l’entourage di Rosy Guarnieri non arriverà prima di un’ora.
In via Roma, al numero 26, base del Pd e di Tabbò, dalle 8 c’è già movimento. L’aria però è davvero molto cupa e la tensione si percepisce dappertutto. Il segretario albenganese del Pd, Renato Lucarelli, commenta: “Le cose non sono andate bene. Abbiamo perso dieci punti percentuali rispetto alla scorsa tornata. C’è stato un avanzamento dell’Italia dei Valori, che ha ‘pescato’ elettori nel nostro bacino, che ci ha penalizzato”.
“Anche l’Udc ha avuto un tracollo. Guardando in casa nostra però sembra chiaro che evidentemente ci sono delle linee programmatiche che non sono condivise dalla popolazione. Bisogna mettere mano alla dirigenza del partito e radicarsi di più sul territorio dando voce ai cittadini” osserva Lucarelli che sulle primissime indicazioni che arrivano dai seggi “maggiori” ingauni è cauto: “I primissimi dati di Albenga fanno registrare un recupero, ma la Guarnieri è sempre sopra. Non è una missione impossibile ma la salita è dura”.