Politica

Albenga, Guarnieri: “Gruppi di volontari per mantenere l’ordine in città”

Rosy Guarnieri

Albenga. La definizione “ronde” suona male all’aspirante sindaco di Albenga Rosy Guarnieri che, parlando del problema sicurezza – il tema forse più “caldo” di questa campagna elettorale – utilizza termini diversi per descrivere i gruppi che, in caso di una sua elezione, potrebbe andare ad istituire nel tentativo di rendere la città più sicura: “gruppi di volontari” li chiama, ossia di cittadini che non solo si occuperanno di segnalare situazioni “sospette” e di scoraggiare chi vuole delinquere, ma che vigileranno anche sulla pulizia delle strade, decoro urbano e, in generale, agiranno per sviluppare quel senso civico che spesso viene a mancare.

“Mi rendo conto che il termine ronde spaventi un po’ e non è una cosa positiva – dice Guarnieri -. Quello a cui penso, però, sono proprio dei gruppi che svolgeranno alcune funzioni che andranno ad alleggerire in parte il lavoro di altri. Ad esempio dei vigili urbani, che spesso devono occuparsi di questioni che non sarebbero di loro stretta competenza. Pensiamo ai controlli dei parcometri: in questo caso basterebbe il lavoro di ausiliari così da lasciare ai vigili altre e più importanti operazioni. I miei volontari andrebbero ad occuparsi anche di quello, così come di chi butta le cartacce per strada o non rispetta le basilari regole del vivere civile, e della sicurezza più in senso stretto”.

E, a proposito di sicurezza, Guarnieri fa le sue proposte: “Innanzitutto ci serviremo di tutti gli strumenti resi disponibili dal Governo col pacchetto sicurezza. Ci sarà un monitoraggio continuo della presenza di clandestini sul territorio comunale. A questo proposito credo sia importante permettere una maggiore collaborazione tra Comune e forze di Polizia. Ad esempio, mettendo l’Ufficio Anagrafe nella condizione di sapere quante persone possono avere la residenza in una stessa abitazione in modo da segnalare situazioni “sospette” ed indecorose come quelle che vedono immigrati ammassati in appartamenti dalle dimensioni ridotte. Così come controllando con più attenzione quegli stranieri che, muniti di permesso di soggiorno, vanno in Comune a richiedere la residenza, facendo in modo di “monitorare” la loro situazione anche alla data di scadenza di quello stesso permesso per vedere se permangono le condizioni necessarie per rimanere sul nostro territorio”.

“La percezione di insicurezza ad Albenga è alta – prosegue Guarnieri – e, nonostante le rivendicazioni del mio avversario politico Tabbò su ciò che avrebbe fatto in questo senso, dalle telecamere al resto, mi sembra che il problema sia tutt’altro che risolto. Le telecamere vanno benissimo, ma non servono per prevenire i reati. Se sarò sindaco agirò con forza e senza tentennamenti”.