Regione, fondi Ue: interrogatori e intercettazioni per vederci chiaro

Palazzo della Regione, Genova

[thumb:4361:l]Regione. In attesa degli interrogatori “eccellenti” (quelli dei consiglieri regionali Vito Vattuone e Nicola Abbundo) l’inchiesta sull’assegnazione dei Fonti europei per lo sviluppo (le ipotesi di reato sono corruzione, turbativa d’asta e in alcuni casi associazione per delinquere) sta risalendo indietro nel tempo, e in Regione, nei giorni scorsi, sono stati acquisiti documenti precedenti al 2008.

A dare il via agli interrogatori è stata, venerdì scorso, la dirigente Antonella Berettieri, coordinatrice delle commissioni di valutazione dei progetti candidati ad ottenere i finanziamenti europei, indagata con l’ipotesi di reato di truffa aggravata e turbativa d’asta. E’ stata sentita per circa 10 ore nell’intento di fare luce sulle due gare pubbliche degli anni 2008 e 2009 che dovevano distribuire finanziamenti della Comunità Europea per trenta milioni di euro, il primo, e per dieci milioni, il secondo.

Un peso determinante nell’inchiesta è dato dalle intercettazioni telefoniche: tra le conversazioni, gli investigatori hanno raccolto i nomi di Alessandro Scajola, Claudio Burlando e Massimiliano Costa.