[thumb:6295:l]Albissola Marina. Con recente delibera del Consiglio comunale di Albissola Marina del 29 ottobre, la maggioranza del sindaco Vicenzi (Pd) ha approvato l’adesione al consorzio provinciale denominato ATO (Ambito Territoriale Ottimale) approvando di fatto la privatizzazione dell’acqua. “Sostanzialmente con questa delibera il sindaco di Albissola ha accettato passivamente il principio che il servizio idrico possa venire sottratto alle comunità locali, ai cittadini, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi economici delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati, oltretutto con l’ulteriore danno per noi tutti consumatori per i probabili aumenti delle bollette idriche” dichiarano gli esponenti di “Nuova Rotta”.
“Mentre nel silenzio assoluto la maggioranza Vicenzi ha approvato sostanzialmente la privatizzazione dell’acqua, in altri Comuni (Albenga, Pontinvrea, Savona, Varazze, eccetera) si è innescato un forte dibattito e spesso si sono avviate iniziative per difendere l’acqua come bene pubblico – spiega il gruppo civico e indipendente “Nuova Rotta” -. Noi, non avendo votato in consiglio la delibera Vicenzi abbiamo, unica realtà albissolese, chiesto al Consiglio comunale, presentando una proposta di ordine del giorno datata 12 ottobre, di prendere posizione a favore dei cittadini e delle loro comunità locali, di dichiarare l’acqua potabile ‘un bene comune e un diritto universale’ e che il servizio idrico è ‘un servizio privo di rilevanza economica’ da gestire in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali”.
“Nuova Rotta”, ad Albissola promuove e aderisce alla campagna “Appesi ad un filo d’acqua” e avvia la difesa dell’acqua pubblica attraverso una raccolta firme a sostegno dell’ordine del giorno già presentato e sopra citato. La raccolta firme inizia sabato mattina nella piazza davanti al Comuna a partire dalle ore 10.
“Condividiamo le ossevazioni e preoccupazioni di chi ha evidenziato che con la costituzione dell’ATO un bene vitale come l’acqua potabile non sarà più controllato da persone che rispondono alla comunità locale, ma sarà una ricchezza nelle mani di poche grandi gruppi societari, senza le dovute garanzie per i territori e i loro cittadini – dichiara Luigi Silvestro di “Nuova Rotta” -. Tale costituendo consorzio darà nel 2011 l’incarico di gestire alcuni servizi che la legge identifica come ‘economicamente rilevanti’ a società a maggioranza privata. Il timore è di dare ad un solo soggetto il monopolio di acqua potabile per decenni (30 anni) senza che i cittadini possano più far nulla. visti i problemi che sono sorti in condizioni analoghe in altre zone d’Italia, dove la gestione ‘a privatizzazione spinta’ ha fatto schizzare alle stelle i costi delle bollette”.
“Ecco perché abbiamo presentato al sindaco – prosegue – la proposta di modificare lo statuto comunale inserendo la frase ‘l’acqua potabile è un bene privo di rilevanza economica’, in quanto necessario alla vita. Così definito, il servizio idrico risulterebbe sottratto alle nuove disposizioni regionali e pertanto sarà possibile ottenere una gestione del servizio certamente più efficiente ma collegata e sotto il controllo della comunità locale”.
“Se la stessa delibera da noi proposta ad Albissola, ma anche in altre realtà della nostra provincia, sarà presa da un numero sufficiente di comuni è possibile che si arrivi a soluzioni diversificate più funzionali alle varie zone geografiche e più vicine alle necessità della gente comune. Vogliamo rivendicare il principio del rispetto dei territorio e delle loro genti – conclude Silvestro – principio calpestato anche ad Albissola Marina a causa del voto della maggioranza Vicenzi”.