[thumb:14514:l]Regione. Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge regionale di Lorenzo Basso (Partito democratico) che aiuterà con borse di studio i “giovani cervelli” che si specializzano all’estero ma ritornano a lavorare in Italia. Obiettivi del testo normativo, che ha subito alcuni emendamenti proposti dalla Giunta sono, in sintesi, completare l’offerta di alta formazione incentivando e sostenendo la sua fruizione ovunque nel mondo, da parte di giovani liguri under 33, meritevoli, laureati con voto non inferiore a 105/110 e con curriculum prestigioso, per quei settori in cui la nostra regione non dispone di centri di eccellenza. E far si che questo sostegno sia finalizzato, inoltre, al rientro nel mercato del lavoro della Liguria di quanti si formano all’estero.
“Ringrazio anche i colleghi dell’opposizione, la Giunta regionale, l’Università di Genova e il mondo produttivo che hanno contribuito a migliorare questo testo normativo – ha affermato Lorenzo Basso -. Si tratta di un primo passo per contrastare il dramma della fuga di talenti, che, giorno dopo giorno, sta impoverendo il mercato del lavoro ligure di personale altamente qualificato e specializzato. Non mi aspetto cambiamenti immediati perché il programma ‘Master and Back’ avrà bisogno di un periodo di rodaggio per mostrare pienamente i suoi effetti. Ciò che conta è mettere un primo freno alla fuga dei talenti, un freno che spero possa trasformarsi il prima possibile in una radicale inversione di rotta, capace di garantire un afflusso importante di talenti dall’estero”.
La proposta di legge regionale prevede infatti l’istituzione di un programma integrato chiamato “Master and back” che sostenga percorsi formativi personali caratterizzati da una fase iniziale “esterna”, in cui i beneficiari di borsa si recano all’estero per studiare o per un’esperienza di tirocinio, e da una seconda fase “interna” al mercato del lavoro ligure, nel quale vengono inseriti grazie ad una banca dati appositamente creata, alla quale hanno accesso i potenziali datori di lavoro.
Per l’accesso a “Master and back” è necessario essere giovani (età inferiore appunto ai 33 anni), avere un curriculum eccellente e chiedere la borsa di formazione internazionale in relazione a programmi di alta formazione o tirocini da svolgere all’estero presso organismi di assoluto prestigio, definiti dalla proposta di legge “centri internazionali d’eccellenza”. Il sistema di erogazione delle borse punta ad incentivare il rientro in Liguria a seguito della formazione. La borsa viene, infatti, erogata in tre quote, di cui l’ultima, pari al 40% del totale, è erogata a condizione che il beneficiario sia entrato nel mondo del lavoro ligure, grazie ad uno dei “percorsi di rientro” previsti dal Programma, entro un anno dalla conclusione del percorso formativo.
Questi percorsi hanno durata annuale (rinnovabile una volta) e prevedono l’erogazione di una seconda borsa, chiamata “borsa di rientro”, erogata mensilmente. I percorsi di rientro possono essere attivati anche a prescindere dalla partecipazione alla fase esterna del “Master and back”. Possono fare richiesta di partecipazione, infatti, anche coloro i quali, di età inferiore ai 37 anni e trasferiti all’estero da non più di dieci anni, abbiano maturato un’esperienza formativa o professionale assimilabile a quella necessaria per partecipare al Programma. In questo modo l’iniziativa ha un effetto benefico anche nei confronti della “fuga di cervelli”, che già si è realizzata e che altrimenti sarebbe esclusa dai benefici della proposta di legge. Viene infine prevista l’esclusione dal Programma per il datore di lavoro che non stabilizzi, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, almeno il 75% dei beneficiari della borsa. Così impostato “Master and back” si trasforma in un forte incentivo alla stabilizzazione del beneficiario della borsa di studio, garantendo sicurezza e stabilità alla persona e una positiva e durevole ricaduta sul tessuto economico della nostra regione.