[random4:67:l]Savona. Roberto Tobia, 61 anni, e Miriam Tambaro, 33, entrambi savonesi, sono stati ritrovati privi di vita, trafitti da colpi di pistola, all’interno dell’abitacolo di un pick-up Mitsubishi parcheggiato nell’area di Valloria, sopra l’ospedale San Paolo.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo ha ucciso con un revolver la donna all’interno del veicolo, quindi ha rivolto l’arma contro se stesso ed ha premuto il grilletto. Un omicidio-suicidio, dunque, che avrebbe avuto luogo presumibilmente nel pomeriggio di ieri ma che è stato scoperto soltanto nella tarda serata di oggi.
Il sessantunenne, di professione attivo nel settore dei carburanti, era stato unito alla giovane donna da un legame sentimentale, che poi era stato interrotto da lei. L’uomo, però, non si era capacitato della fine della relazione ed era entrato in un vortice maniacale di gelosia. Era già noto alle forze dell’ordine il suo comportamento persecutorio nei confronti dell’ex: la assillava, la chiamava, la tempestava di messaggi, incapace di rassegnarsi al capolinea del rapporto.
Stamane i parenti di Miriam Tambaro si sono presentati presso il comando savonese dell’Arma per denunciarne l’assenza prolungata, temendo per la sua incolumità. Dal giorno prima, infatti, la donna non rispondeva alle chiamate sul cellulare, che risultava staccato. Le ragioni di preoccupazione erano fondate: i genitori sapevano che la figlia si sarebbe incontrata con l’ex compagno. Sono scattate le ricerche in tutto il comprensorio per rintracciarla.
Soltanto alle 22 di questa sera la tragica scoperta. Il padre della giovane, Salvatore, che stava battendo tutta la città capoluogo in concomitanza con l’azione degli investigatori, ha trovato la Peugeot 206 della figlia posteggiata nella zona di Valloria e poco più in là il fuoristrada Mitsubishi L200 a quattro posti di Roberto Tobia: all’interno i due cadaveri.
Si sa che i due si erano dati appuntamento proprio in quel parcheggio, forse per l’ennesimo incontro per chiarire le rispettive posizioni. Impossibile, per ora, sapere se l’uomo abbia agito sotto un impulso improvviso o se abbia premeditato il gesto. La donna è stata raggiunta da due proiettili alla nuca (forse proprio mentre stava per uscire o scappare dall’abitacolo dell’auto), mentre l’uomo è morto per un colpo esploso sotto il mento.
Il revolver da cui sono partiti gli spari non era detenuto regolarmente dal sessantunenne, che, pregiudicato, era sottoposto a libertà vigilata. Sono ora in corso approfondite indagini da parte di carabinieri e polizia per definire la dinamica del macabro episodio. Miriam Tambaro, panettiera ad Albisola Superiore, viveva con i genitori. Lascia un bambino di 6 anni.
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