Cronaca

I lavoratori Bombardier tra le vie di Savona: le foto della protesta

Protesta lavoratori Bombardier

[thumb:13168:l]Savona. “I lavoratori della Bombardier sono scesi in piazza per reclamare il proprio diritto al lavoro, per richiedere al governo di sbloccare i finanziamenti che permetterebbero a Trenitalia di commissionare 150 locomotive E464 allo stabilimento di Vado Ligure e di salvare posti di lavoro, l’esistenza stessa della realtà produttiva vadese e di numerose aziende dell’indotto che già da tempo soffrono lo stato di crisi”. Con una sintesi molto chiara Flavio Addis, da 20 anni dipendente dello stabilimento vadese di proprietà della multinazionale canadese, spiega il senso della protesta che ha paralizzato le vie di Savona.

Il corteo composto da oltre 400 lavoratori è partito alle 9,30 dall’Unione Industriali di via Gramsci ed ha raggiunto la Prefettura in piazza Saffi intorno alle 11,30. Non pochi i disagi per gli automobilisti, che sono rimasti impantanati in lunghe code. Una delegazione di operai è ha parlato con prefetto Nicoletta Frediani per chiedere un intervento da parte del Governo e del ministro Scajola, in favore della commessa da 150 locomotori E464 da parte di Trenitalia a Bombardier.

Dopo l’incontro in Prefettura, è rientrata la minaccia dei lavoratori di accogliere con uno sciopero la visita, lunedì mattina, del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola allo stabilimento di Vado Ligure. “Il prefetto – ha riferito Alberto Lazzari, segretario della Fiom-Cgil savonese – ci ha rassicurato di aver parlato con il ministro Scajola che si è detto sicuro di portare notizie positive e concrete per lo sblocco della commessa. Per questo abbiamo deciso di attendere il ministro lavorando lunedì mattina”.

Lunedì è previsto un incontro in fabbrica tra sindacati, ministro e azienda per fare il punto sulla difficile vertenza. “E’ chiaro – ha detto Lazzari – che una parola definitiva vogliamo sentirla dall’azienda. Se rientreranno le emergenze occupazionali sospenderemo ogni tipo di agitazione e di attenzione. Torneremo invece alla carica qualora ciò non avvenisse”.