[thumb:12820:l]Savona. “La rimonta è possibile”. Massimo D’Alema, a Savona per sostenere Michele Boffa, candidato alla presidenza della Provincia per il centrosinistra, incoraggia l’elettorato: “Ne ho viste di vittorie contro i pronostici. Al ballottaggio si vota considerando esclusivamente i due sfidanti e la sinistra storicamente ha sempre presentato candidati più attendibili. Si registra di solito un calo d’affluenza al secondo turno, è vero, ma su persona e programma la sinistra è più forte. La partita, quindi, è aperta”.
Al comizio in piazza Sisto IV, aperto dal sindaco di casa Federico Berruti, erano presenti i vertici regionali del Pd, dal segretario Mario Tullo al governatore Claudio Burlando, dal deputato Massimo Zunino al segretario provinciale Giovanni Lunardon.
D’Alema non ha risparmiato strali al presidente del consiglio: “Strano che Berlusconi non sia candidato anche qui a Savona: si candida sempre lui. Viste le ultime vicende, tempo libero ne ha molto”. E sul leader ligure del Pdl, Scajola: “Non c’è bisogno di lui, può starsene ad Imperia”.
“L’Italia – ha affermato poi l’ex ministro degli esteri – figura nelle prime pagine dei giornali stranieri sempre in negativo e nell’ultimo editoriale del Times sul premier provo umiliazione. Ma se vado a vedermi l’editoriale del New York Times di quando noi eravamo al governo e avevamo proposto la moratoria contro la pena di morte allora mi rendo conto che era tutta un’altra storia e che eravamo di fronte a un’altra Italia”.
D’Alema, inoltre, ha fatto cenno alle politiche sull’immigrazione. “Se il padre di Obama fosse stato in Italia, secondo quello che pensa Maroni, avrebbe dovuto fare la coda per ottenere un permesso di soggiorno in Italia. Nel nostro Paese sarebbe stato uno dei tanti extracomunitari che chiedevano di essere accolti. Poi il figlio, in un Paese molto più aperto e dinamico del nostro, è diventato presidente degli Usa”. Sulla WebTv di IVG.it il video: cliccare qui.