[thumb:12082:l]Savona. In occasione della settima Giornata dell’Economia, evento promosso da Unioncamere al quale aderiscono le Camere di Commercio d’Italia, l’ente camerale savonese ha presentato stamane a Palazzo Lamba Doria il “Rapporto Savona 2009”.
“Se gli economisti parlavano di una crisi gigante, diffondendo timori in tutto il mondo, oggi tuttavia si vede che le difficoltà sono diverse da quelle temute. Dai dati, quelli europei prima ancora che quelli locali, si evince che Francia e Italia sono i Paesi che meno risentono della crisi globale”. E’ il commento di Maurizio Scajola, segretario generale della Camerca di Commercio savonese
“I nostri dati registrano un valore positivo tra aperture e chiusure di attività. Per quanto riguarda i fallimenti, quella di Savona è la quinta provincia in Italia con il minor numero di procedure fallimentari” ha detto anche Scajola, che ha poi rimarcato: “Gli enti svolgono la propria funzione, ma le banche devono fare la loro parte”.
Evidente il peso dell’edilizia nell’economia savonese: 20,3% contro il 15% di media italiana. Così alberghi e ristoranti, che incidono al 10,6% a livello locale contro il 5,2% nazionale, di fatto il doppio. Gli altri dati relativi al Savonese sull’incidenza delle imprese per settore di attività: commercio 24,7%, agricoltura 14,8%, attività manifatturiere 8,5%, altri servizi 21,2%.
Sul fronte del valore aggiunto si segnala per Savona una dinamica peggiore rispetto all’andamento regionale ma in linea con quella nazionale. Nel periodo si valuta infatti una variazione media annua dell’1% per Savona, dell’1,4% per la Liguria e dello 0,9% per l’Italia.
Savona mantiene una posizione di metà classifica in base al valore aggiunto pro capite: nel 2008 si situa in 43° posizione e risulta la seconda provincia ligure, dopo Genova (33°). La Spezia è al 56° posto e Imperia in 59° posizione. Il valore del Pil pro capite della nostra provincia nel 2007 superava del 4,3% la media nazionale, nel 2008 il Pil savonese per abitante supera del 3,7% quello italiano.
Il sistema imprenditoriale savonese nel 2008 ha ridotto al minimo il proprio ritmo di crescita: il tasso di sviluppo è risultato pari a +0,1%, valore che si inserisce tra i peggiori degli anni Duemila, insieme al -0,1% del 2002 e al +0,2% del 2003.