[thumb:2994:l]Alassio. La decisione di intitolare i giardini di piazza Stalla a Totò non è stato gradita dall’ex primo cittadino leghista Roberto Avogadro. “Una statua di Totò ad Alassio? Fino all’ultimo, noi della Lega Nord Alassio, abbiamo sperato in un pesce di aprile. Purtroppo non è così” ha dichiarato alcuni giorni fa.
“Credo che quando il signor Avogadro dica ‘noi della Lega Nord’ usi il plurale maiestatis, cioè si riferisca a se stesso” replica il sindaco di Alassio Marco Melgrati. Infatti il provvedimento di intitolazione dei giardini di piazza Stalla al Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, è stato discusso e approvato in maggioranza alla presenza del segretario della Lega Nord Corrado Barbero, dell’assessore Piero Rocca e del consigliere Luca Villani”.
“In quella stessa riunione” prosegue Melgrati, “si era deciso di intitolare a Gilberto Govi il nuovo parco-giardino pubblico di villa Fisk, una volta che sarà consegnato al Comune, con una gara tra gli scultori Alassini per la realizzazione di un monumento allo stesso grande attore dialettale ligure, continuando nel solco della tradizione inaugurata dal grande Carlo Tomagnini con il monumento a Chaplin. Di più, nella stessa riunione abbiamo anticipato che il nuovo teatro, quando sarà realizzato, sarà dedicato all’inarrivabile Gilberto Govi, che ha fato pensare e divertire generazioni di liguri e non solo”.
“Credo che la figura di Totò sia talmente grande e rappresentativa dell’italianità e nei suoi film ha rappresentato meglio di tutti i vizi, le miserie, i pregi e i lati più nascosti di un periodo storico importante a cavallo della seconda guerra mondiale e dell’immediato dopoguerra, ed è conosciuto in tutto il mondo come ambasciatore dell’italianità, se pur in forma ironica e spiritosa; che dire poi della ricca colonia di napoletani che è presente fin dai primi anni del secolo ad Alassio, perfettamente integrata e che ha avuto epigoni di eccellenza tra i nostri concittadini. Questo dell’albergatore di Montalcino mi sembra più un rigurgito razzista in stile leghista della prima ora, oggi abbandonato anche dall’intellighenzia del partito a tutti i livelli”.
“La cosa grave” sostiene il sindaco di Alassio, “è che ormai il signor Avogadro parla solo per se stesso, scollegato dalla Lega; questo mi fa ben sperare per le prossime elezioni comunali, perché la Lega Nord è l’alleato più fedele del Popolo delle Libertà in amministrazione e nel Governo, e magari Avogadro vorrà presentarsi con una lista civica, magari con esponenti della sinistra, visto che già nel passato aveva appoggiato alle elezioni Regionali il centrosinistra, quella volta perdente in favore di Sandro Biasotti”.
“E comunque” conclude Melgrati, “il signor Avogadro è anche disinformato, perché per tutta la pratica Totò sono stati spesi 11.000 euro e non 30.000. Ma che parli di sprechi un ex sindaco che ha promosso il campionato mondiale di biglie e ha speso 300 milioni di vecchie lire per organizzare un campionato di ping pong mi pare un poco bizzarro. L’unica spiegazione che mi viene in mente è che l’albergatore di Montalcino usi lo stesso pusher-giardiniere di Mantellassi, e cioè che si fumi anche lui i gerani secchi coltivati sul terrazzo, che pare abbiano effetto allucinogeno”.