Economia

Mercato del lavoro: aumentano gli iscritti ai centri per l’impiego

Lavoro sportello

[thumb:1367:l]Provincia. La nota informativa mensile sul mercato del lavoro della Provincia di Savona evidenzia luci ed ombre. La crisi economica ha bussato anche alle porte di Savona e si comincia ad avvertire, seppur con ritardo. I dati prensentano una situazione migliore rispetto alla media nazionale, confermando come il trend positivo degli ultimi due anni abbia rallentato l’arrivo delle difficoltà legate alla congiuntura internazionale.

Ancora in crescita il numero di coloro che si rivolgono ai tre centri per l’impiego in cerca di occupazione. Lo stock di fine mese si attesta a 15.322 unità in crescita del +2,32% rispetto a febbraio. L’incremento coinvolge entrambe le componenti di genere ed è più rilevante per la componente straniera rispetto a quella italiana. Le nazionalità prevalenti rimangono le stesse del mese precedente(marocchini, albanesi, rumeni ed egiziani).

Il flusso delle nuove iscrizioni nel mese è stato di 609 soggetti (632 nel mese precedente) di cui 292 donne e nel complesso 174 stranieri. Importante rilevare che ben 312 dei nuovi iscritti hanno un’età superiore a trent’anni e provengono da precedenti esperienze di lavoro principalmente a termine.

In termini di caratteristiche strutturali i clienti dei centri per l’impiego mantengono immutate le proprie caratteristiche: prevalenza della componente femminile, maggior numero di trentenni iscritti (30,56%), seguiti dai quarantenni (25,42%), mentre i ventenni incidono per il 19,87%; infine i cinquantenni sono il 15,35%.

Nel complesso l’incidenza degli ultraquarantenni è del 45,4%. Per quanto riguarda il livello di istruzione l’8,8% è in possesso della sola licenza elementare, il 37,41% ha conseguito un diploma di scuola media inferiore, il 23,76% di un diploma di scuola media superiore, il 5,5% è in possesso di un diploma di laurea. Fra i diplomati prevalgono i diplomi di ragionieri e periti commerciali, quelli di maturità scientifica, geometri, maturità classic . Fra i laureati prevalgono i diplomi di giurisprudenza, lettere, lingue e letteratura straniera, economia e commercio e scienze politiche.

In riferimento alle categorie professionali emerge come il 19,47% degli iscritti rientri nella categoria professionale degli artigiani ed operai specializzati, il 9,04% nella categoria dei conduttori di impianti, il 50,62% negli impiegati, il 2,68% nelle professioni intellettuali scientifiche ad elevata specializzazione, il 65,36% nelle professioni non qualificate, il 53,87% nelle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, il 29,22% nelle professioni tecniche.

Gli iscritti nelle liste di mobilità si attestano alla fine di marzo a 879 unità rispetto agli 843 rilevati nel mese precedente: esigua l’iscrizione in base alla legge 223/91 che conta 176 soggetti. In termine di genere le donne sono pari a 413. Del totale iscritti 559 sono i disoccupati che potrebbero trovare un nuovo inseirmento lavorativo a condizioni vantaggiose per il datore di lavoro. Varie e qualificate le esperienze professioali di tali soggetti L’insieme delle aziende che ha avviato una procedura di mobilità risulta di 574 unità. I settori di appartenenza sono principalmente quelli del commercio, edilizia, metalmeccanica ed alberghi.

Le risultanze anagrafiche degli iscritti diversamente abili indicano a fine mese un numero pari a 1075 unità. Rispetto al mese precedente si assiste ad una diminuzione di 913 unità imputabile ai primi risultati raggiunti attraverso il porgetto di verifica dell’elenco anagrafico e della reale disponibilità ad inserimenti lavorativi.

Ancora in diminuzione il numero degli avviamenti al lavoro: i dati rilevati alla fine del mese di marzo evidenziano un -11,55% rispetto al mese precedente e li fanno attestare a 3208 unià. In particolare gli avvaiemnti di soggeti domiciliati in provincia effettuati da aziende locali sono stati pari a 2.736 anch’essi in diminuzione (-8,49) rispetto al mese precedente. In crescita il nuemro degli assunti nell’industria manifatturiera rispetto al mese precedente, mentre risulta in lieve crescita il numero delgi assunti nelle attività immobiliari noleggio ed informatica e nel commercio. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali il 51,09% è stato assunto a tempo determinato, il 23,47% a tempo indeterminato, il 5,3% lavoro a progetto, il 4,86% in apprendistato ed il 4,24% con rapporto intermittente.

Le cessazioni di rapporti di lavoro di soggetti residenti savonesi sono state nel mese pari a 1175 unità. Il saldo fra assunti e licenziati nel periodo risulta positivo e parti a 1930 unità (in crescita rispetto al mese precedente che era di 1047 soggetti). La “te nuta” occupazionale, ovvero il saldo fra assunti e licenziati risulta in crescita rispetto al mese precedente nelle attività manifatturiere, nelle attività di noleggio ed informatica e nel commercio. In diminuzione, rispetto al mese precedente, il nuemro delle cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato (312 rispetto alle 573 del mese precedente).