Savona. “Abbiamo espresso preoccupazione rispetto alle varie vertenze aziendali ancora irrisolte presentando il dossier (aggiornato ad ottobre) sulle crisi industriali elaborato unitariamente insieme a CGIL e UIL, e sottolineato ancora una volta le potenzialità di un territorio che, se adeguatamente sostenuto, può contribuire alla ripresa economica dell’intero Paese”.
A dirlo è Simone Pesce, responsabile di Cisl Savona, in merito all’incontro tenutosi ieri sera con il ministro del lavoro Andrea Orlando.
“L’occasione è stata utile per chiedere un impegno a promuovere un’azione coordinata tra i vari ministeri coinvolti nella gestione delle singole vertenze – specifica Pesce -: la mancanza di coordinamento rischia, infatti, di allungare notevolmente i tempi e di compromettere definitivamente il futuro di aziende che, pur se interessate da processi di riorganizzazione, hanno ancora prodotti, mercato e professionalità adeguate per competere in diversi settori industriali strategici per il Paese”.
“Al ministro del lavoro abbiamo, infine, espresso la necessità di politiche attive del lavoro, formazione professionale, innovazione e ricerca che possano traguardare le diverse transizioni che dovremmo affrontare in diversi settori produttivi: da quella energetica (per citare Schneider, Trench, Cabur) a quelle industriale (ad esempio filiera Automotive Bitron, Continental), della mobilità sostenibile (Alstom Bombardier), aerospaziale e difesa (Piaggio Aerospace e LAERH), ambientale e logistica (Funivie) e della produzione dell’acciaio (Sanac)” continua.
“I coordinatori territoriali delle federazioni di categoria FIM (Simone Mara), FEMCA (Corrado Calvanico) e FIT (Danilo Causa), unitamente ai rappresentati sindacali aziendali, hanno ricordato come sia determinante che: Piaggio e Laerh tornino ad essere un’unica azienda fiore all’occhiello del settore Aerospaziale e della Difesa; Alstom Bombardier sviluppi nel sito di Vado Ligure i nuovi prodotti ed i nuovi processi di lavoro portando a compimento il piano industriale presentato dal Gruppo; Schneider Electric rimanga nello stabilimento di Cairo Montenotte e garantisca continuità occupazionale ai 133 dipendenti oggi interessati da una potenziale cessione ad un soggetto che non fornisce nessuna garanzia; Sanac trovi una valida occasione di rilancio nell’ambito del riassetto del settore della produzione dell’acciaio; Funivie venga ripristinata ed inserita in un nuovo progetto industriale per la gestione delle rinfuse che unisca porto ed entroterra” conclude il responsabile di Cisl Savona.