Prima categoria "b"

Sampierdarenese: storia e ambizioni dell’avversaria di Savona, Quiliano, Speranza, Letimbro e Vadese

Società di grande tradizione, il club di Roberto Pittaluga spera di salire di categoria, al netto di alcuni problemi logistici che hanno un po' frenato gli investimenti sulla squadra

Sampierdarenese

IL PRESENTE

Tra le notizie dell’estate c’è la creazione di un girone di Prima Categoria che vedrà di fronte squadre di Savona e squadre di Genova. Grande interesse dunque per tante sfide inedite, in un torneo almeno all’inizio difficile da decifrare.

Savona, Vadese, Speranza, Quiliano&Valleggia e Letimbro incroceranno i tacchetti con la Sampierdarenese, una società ambiziosa che è erede di una grande tradizione nonché portacolori di un quartiere fondamentale per il calcio a Genova.

L’attuale corso societario è andato al timone nel dicembre 2012, senza riuscire ad evitare la retrocessione in Seconda Categoria. Poi, la pronta risalita e il consolidamento in una campionato in cui la squadra milita da quasi un decennio. La volontà è però quella di puntare alla promozione. La squadra ci era andata vicina al termine della stagione 2018/19, l’ultima che si è conclusa, ma ha dovuto cedere il passo al San Cipriano nei play off.

Giovedì scorso la squadra ha iniziato la preparazione. L’allenatore è Michele Oliva, al primo anno sulla panchina. Sebbene la società creda nella promozione, l’allestimento della rosa ha dovuto tenere conto dei costi relativi al dover giocare lontano dal campo di casa. Sono infatti in corso i lavori al “Morgavi”, volti a renderlo idoneo alle categorie superiori (già questo è un indizio chiaro della volontà societaria). Le partite casalinghe verranno giocare al “Cige”. Costi per i campi anche relativi agli allenamenti del settore giovanile (circa 230 iscritti) che comunque non spengono le speranze del club.

Tra i punti di forza dei genovesi, un attacco che può contare sugli esterni Alessio Chiarabini ed Emanuele Di Vincenz0 e sulla punta centrale Andrea Gesi.  Sarà importante anche l’apporto del capitano, il centrocampista Dario Morani. La società punta forte anche sui giovani e spera a stretto giro di riallacciare un rapporto importante con il territorio, anche grazie al nuovo volto che avrà il Morgavi.

UN’EREDITÀ DA VALORIZZARE

Le squadre della nostra provincia sfideranno un po’ di storia del calcio ligure. Pur non essendoci un vincolo giuridico, come conferma il presidente Pittaluga, la Sampierdarenese è genitrice della Sampdoria, squadra che nacque dalla fusione con l’Andrea Doria. Rimane sempre forte il legame con i blucerchiati: nel marzo 2019 la Samp ha celebrato i 120 anni della Sampierdarenese indossando una maglia speciale e invitando la società ad assistere al match contro l’Atalanta. Eh sì, le radici del calcio a Sampierdarena risalgono a ben due secoli or sono.

Una volta usciti i calendari, le savonesi dovranno sperare di non incontrare la Sampierdarenese alla prima giornata in trasferta visto il precedente illustre: la squadra vinse per 2 a 1 la prima gara ufficiale disputata allo stadio di San Siro contro il Milan.

Come è stato accolto questo girone? “Per chi ama il calcio è bello giocare contro avversari nuovi – commenta Roberto Pittalugacosì come giocare contro una società che rappresenta una città grande e importante come Savona. Tuttavia, pur avendo sempre avuto un ottimo rapporto con il presidente della federazione Ivaldi, pensiamo che sarebbe stato meglio ragionare un po’ di più su questo girone. Non avendo il campo e avendo dei costi relativi agli impianti, queste trasferte impreviste non sono di certo il massimo per noi”.

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