È inutile sottolineare il disastro culturale in cui è finita Savona a causa del l’incapacità della destra di farne il perno per la nascita di un nuovo patto di cittadinanza, che leghi insieme le istituzioni e le associazioni culturali cittadine, le scuole e il campus universitario.
Si tratta infatti,ad esempio,di mettere in rete musei e monumenti, laici e religiosi,creando itinerari di visita nuovi e stimolanti ( es.il Barocco a Savona o il Liberty),,di creare relazioni e programmi fra il teatro civico e le compagnie cittadine esistenti ( Sacco ,Cattivi Maestri,…) , di dare un destino finale aĺle collezioni Gambarutti di burattini,Rescio di arte contemporanea, Salomone di arte, Bonilauri di arte e grafica, di consentire, aiutando la Società di Storia Patria, l’utilizzo maggiore della biblioteca sociale a cominciare dal fondo Loni,di chiedere all’Istituto Internazionale di Studi Liguri un progetto per la complessiva valorizzazione del patrimonio archeologico cittadino a cominciare dai resti dell’antica cattedrale.
Io ho messo giù alcune idee per spiegare le potenzialità soffocate di Savona, che potrebbero trovare un concreto sbocco nel progetto di Russo e della sua Agenda di candidare Savona a capitale italiana della cultura.
Savona è la città della prigionia di Pio VII e di altri due Papi ( Giulio Ii, Sisto IV), della progettazione della Giovine Italia durante la prigionia di Mazzini e medaglia d’oro della Liberazione in cui Pertini fu processato nel 1926 insieme ad altri per aver favorito la fuga di Turati e non merita questa destra,guidata dal pensionato ” Schirru”, da Toti e da Vaccarezza,che la porterebbero nell’abisso.
Danilo Bruno