In momenti come questi, in cui da ogni parte ci arrivano brutte notizie, credo sia un sano passatempo leggere qualcosa che ci metta di buon umore. Un libro offre sempre un passaggio verso un mondo lontano dalle preoccupazioni quotidiane, ci permette di spiare vicende e situazioni che ci strappano dalla vita di tutti i giorni, o ci portano a scavare dentro di noi e affrontare emozioni e sentimenti che tutti proviamo.
“Le solite sospette”
Tanto scorrevole da sembrare di guardare un film, con un linguaggio leggero e colloquiale – quindi essendo molto simile al parlato, allarme parolacce – il libro ci parla e ci porta in una trama tanto strana da essere possibile anche nella realtà.
Citazione: “Ricordati, Julie, è meglio rimpiangere qualcosa che hai fatto rispetto a qualcosa che non hai fatto”
Trama – Quando la protagonista si trova vedova e in grandi difficoltà finanziarie, decide di coinvolgere una manciata di amiche per fare l’unica cosa possibile per cambiare vita: una rapina in banca. L’impacciato gruppo di vecchiette, aiutato da improbabili esperti, potrebbe farcela: potrebbero raggiungere la Costa Azzurra, per riciclare il denaro e sfuggire alla noia della vita borghese- e al brodino dell’ospizio- se un poliziotto impiccione e determinato mollasse la presa su di loro. Tra fughe rocambolesche e gaffe dell’Alzheimer riusciranno le nostre eroine a partire per la loro, meritata, crociera?
John Niven, scozzese classe del 68, dopo anni passati a lavorare nell’industria musicale si dedica completamente alla scrittura, tanto di romanzi quanto di sceneggiature e articoli. In Italia i suoi romanzi (“A volte ritorno”, “Uccidi i tuoi amici”, “Maschio bianco etero”, “Invidia il prossimo tuo” e “La lista degli stronzi”) sono pubblicati da Einaudi.
Un libro per i bambini
Far ridere i bambini, oltre ad essere un balsamo per le orecchie, è il modo migliore- a mio parere- per avvicinarli al mondo della lettura. Far loro capire che un libro non è solo un oggetto, meno attraente di tablet e smartphone, ma una porta per viaggiare in mille avventure è secondo me il modo migliore per scoprire nuovi lettori.
Per i più piccini: “Non aprire questo libro”
Questo coloratissimo e divertente albo illustrato strappa sempre risate ai bambini. Sarà per l’aspetto buffo del protagonista o il disobbedire ai divieti, che sia una lettura a due – tra un adulto e un bimbo – o di gruppo l’effetto è garantito. Questo libro è tanto divertente, da ascoltare, per i bambini quanto, da leggere, per gli adulti. Una lettura adatta dai 3 anni ai 100.
“Fai qualsiasi altra cosa ma NON girare questa pagina!!”
Il protagonista è un buffo mostriciattolo blu che vive nel libro, disturbato dal lettore. Pagina dopo pagina prega, minaccia, implora di non proseguire nella lettura. Il piccolo lettore avrà abbastanza coraggio, e spirito malandrino, per disobbedire arrivando alla fine del libro e scoprire perché il protagonista vuole impedirlo?
Andy Lee- l’autore- è un comico e musicista australiano classe dell’81, dedicatosi alla letteratura per bambini. Heath Mckenzie è un geniale illustratore anche lui proveniente dall’Australia, creatore di molti libri per bambini- tra cui il libro sonoro “Chi ha fatto una puzza?”, uno dei miei preferiti, che nel titolo riassume la trama del libro-. Il duo Lee-Mckenzie ha pubblicato, per Gribaudo, tutta la serie dedicata al mostricciattolo: “Non aprire questo libro”, “Non aprire questo libro ti prego!”, “Non aprire questo libro sul serio!”.
Per i più grandi: “Gli sporcelli”
Lo stile del libro è semplice, ma tanto diretto da creare subito un legame tra scrittore e lettore, tra bambino e adulto. Come tutti i libri per bambini può essere letto ad alta voce- magari nel rito serale della lettura prima di dormire- ma può essere tranquillamente goduto dai piccoli lettori in una lettura silenziosa. Il libro si legge velocemente, anche da lettori alle prime armi, dando la soddisfazione di essere stati in grado di leggere un libro intero tutto da soli. Comprendere il bene e il male, il giusto o sbagliato, non è facile ma questo libro lo fa, nello stile di Dahl, in modo divertente e leggero, senza morali barbose ma perfettamente comprensibili. Nei suoi libri i protagonisti sono sempre bambini in situazioni difficili- orfani, poveri, maltrattati- per cui gli adulti, quando non sono i cattivi, non sono in grado di aiutarli o salvarli; ma per questo interviene un pizzico di magia, o la gentilezza, a ribaltare la situazione.
“Una persona con pensieri gentili non potrà mai essere brutta. Potrà avere il naso bitorzoluto e la bocca storta e i denti in fuori, ma, se ha pensieri gentili, questi le illumineranno il viso come raggi di sole, e apparirà bella”.
I signori Sporcelli sono i più brutti, sporchi e cattivi che si possano incontrare. La loro unica attività è quella di farsi brutti scherzi a vicenda e creare un numero da circo. Le scimmie, che dovrebbero esserne le star, vengono maltrattate crudelmente nella loro piccola gabbia, ritenute creature stupide che non capiscono nulla. Grazie all’aiuto di uno stormo di vari uccelli le scimmie riusciranno a liberarsi e dare ai perfidi Sporcelli ciò che si meritano!
Roald Dahl, 1916-1990, gallese di origini norvegesi è stato scrittore, sceneggiatore e aviatore, conosciuto soprattutto per i suoi romanzi per l’infanzia. I suoi molti libri (tra cui i più famosi “La fabbrica di cioccolato” e il suo seguito “L’ascensore di cristallo”, “Il GGG”, “Le streghe”, “Matilde”) in Italia sono editi da Salani.
Piccole schegge
Come si capisce se un libro è adatto all’età del bambino quando questa non è indicata?
– Per bambini che ancora non sanno leggere: procuratevi un libro molto illustrato, magari di grandi dimensioni- un albo illustrato di solito è più sottile e più alto di un libro standard- così da poterlo tenere aperto e ben visibile durante la lettura. Le frasi devono essere brevi e la lettura di tutta la storia non deve durare troppo a lungo per non annoiare il piccolo lettore. Vanno bene anche libri sonori o tattili che permettano al bambino di interagire con il libro anche senza l’intervento di un adulto.
– Per bambini che sanno leggere: cercate un libro scritto in stampatello maiuscolo o minuscolo in base al livello del lettore. Anche in questo caso le frasi non devono essere troppo lunghe, magari con presenti ancora illustrazioni (che diventeranno sempre meno e più piccole, man a mano che il lettore cresce, passando da quelle colorate a quelle in bianco e nero). Preoccupatevi di osservare il testo scritto: l’interlinea – lo spazio vuoto tra una riga e l’altra – è maggiore se il lettore è alle prime armi e si restringerà con l’avanzare dell’età; anche i margini – lo spazio vuoto ai lati della pagina – seguono la stessa “legge”.
“L’occhio di vetro” è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli. Ogni settimana un piccolo “sguardo” sul mondo dei libri, con alcuni volumi consigliati per piccoli e grandi. Clicca qui per leggere tutti gli articoli