Varazze. Mesi che la cosa non va giù. Ci hanno provato già in più di una occasione e non demordono i proprietari di seconde case: la Tari del 2020 é aumentata per loro che a Varazze non risiedono, per questo chiedono al Palazzo di Viale Nazioni Unite, di intervenire e cambiare le regole.
C’è una lettera che porta la firma di molte persone che manifestano il loro “enorme disappunto e sconcerto”. Ognuno ha notato un aumento delle tariffe, che si attesta mediamente tra il 30 e il 40 per cento in più rispetto all’anno precedente.
Si sono rivolti subito all’ ufficio tributi: “A tutti è stata inviata la medesima lettera che motivava l’aumento applicato per alcune tipologie di utenti (leggasi non residenti) rimandando alla modifica apportata nel regolamento comunale Tari, che stabiliva un ipotetico numero di occupanti in base ai metri quadri e da qui gli aumenti”.
Sempre nella stessa lettera si evidenziava “la volontà dell’amministrazione comunale di posticipare gli aumenti ma ciò non è stato possibile in quanto gli enti locali hanno dovuto recepire gli orientamenti dettati da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ndr). Ci risulta che l’aumento si è rivolto esclusivamente ai proprietari di seconde case, mentre per i residenti e per gli esercizi commerciali è stata prevista una riduzione delle imposte, visto anche il periodo funestato dalla pandemia”.
Continuano: “Allora la pandemia ha colpito forse solo residenti e commercianti? Ai non residenti in rispetto delle norme anticovid è stato persino vietato qualsiasi spostamento e le seconde case sono rimaste inutilizzate più che in altri periodi: la qualcosa è facilmente dimostrabile. Basta controllare i passaggi ai cassonetti con le chiavette in dotazione ad ogni proprietario! Inoltre non ci risulta che le citate disposizioni imposta da Arera siano state applicate in altri comuni d’Italia!”.
I firmatari si chiedono “dove sia il principio di equità che sottostà alla base di ogni imposta, così come previsto dalla nostra costituzione, secondo il quale ognuno deve pagare in base a quanto consuma! Ricordiamo inoltre a codesta amministrazione comunale che l’art. 1 comma 659 della legge 147/2013 prevede la possibilità di introdurre agevolazioni per le abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo, rammentiamo inoltre che esiste una sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce l’illegittimità del regolamento comunale che fissa tariffe più alte per le utenze domestiche dei non residenti”.
La lettera continua, i cittadini vogliono proseguire nella loro battaglia: “Certo è che i sottoscritti rispetto a codesta amministrazione comunale hanno uno scarso potere contrattuale: non votano! Siamo un nutrito numero di famiglie, che comunque vada non tralascerà di intraprendere iniziative di mobilitazione collettiva che certamente non gioveranno all’immagine di una cittadina a vocazione turistica quale è Varazze e della quale ognuno di noi non vorrebbe danneggiarne l’immagine!”.
In conclusione ribadiscono al Comune di “prendere in considerazione questa nostra richiesta di rivedere le norme per il calcolo della Tari”.