Savona. “Chiediamo al sindaco ed alla giunta di costituire un tavolo di lavoro urgente tra il Comune, il terzo settore e le principali associazioni di promozione sociale e di volontariato, le società di mutuo soccorso, ARTE, le associazioni dei proprietari immobiliari e le organizzazioni sindacali, affinché vengano valutate tutte le possibilità di trovare soluzioni per i canoni di locazione che le associazioni devono pagare, ogni mese, nonostante non abbiano alcun incasso”.
Così i consiglieri di minoranza Elisa di Padova (Partito Democratico) e Barbara Pasquali (Italia Viva) espimono la loro vicinanza al mondo del volontariato e “fanno proprio il grido di aiuto lanciato dalle associazioni di promozione sociale, dal mondo Arci ed Acli e dal volontariato presentanto, unitamente ai consiglieri Elda Olin e Marco Ravera, un ordine del giorno che verrrà discusso in consiglio comunale il prossimo 16 marzo” chiedendo alla giunta di “attivarsi presso la Regione affinché vengano destinate risorse a fondo perduto come avvenuto per le associazioni sportive”.
“Il settore dell’associazionismo – spiegano – è stato uno dei più colpiti dal lockdown e dall’emergenza sanitaria da Covid-19, tutt’ora in atto. Nessun aiuto economico né ristori e nemmeno la possibilità di poter aprire le proprie sedi per poter svolgere, in tutta sicurezza e adeguandosi ai protocolli sanitari, le attività cui sono preposte”.
“Questo ordine del giorno – dichiarano Di Padova e Pasquali – è quantomai importante poiché, per quanto riguarda i circoli, è stato accolto un emendamento in Senato, che dovrebbe passare alla Camera nei prossimi giorni, che dà la possibilità di aprire, per i propri soci iscritti, l’attività di bar e ristorazione”.
“Accendere – concludono – un faro sulle associazioni di promozione sociali, i circoli, le associazioni di volontariato e le società di mutuo soccorso, che, da sempre, specialmente nel nostro territorio, svolgono un contributo fondamentale alla coesione sociale, spesso con particolare attenzione alle persone più fragili e più deboli, significa riconoscere il valore sociale e meritorio che queste associazioni svolgono nel nostro comune e non solo: ma non ci limitiamo a chiedere attenzione, vogliamo anche che vi siano aiuti concreti”.