Ponente. Chiusura del punto nascite e del pronto soccorso ostetrico dell’ospedale Santa Corona, anche Europa Verde si schiera dalla parte dei contrari: “Misure pesanti, la sanità del ponente ligure è in stato comatoso, così come quella provinciale e in particolare della Valbormida, dove ci si ostina a non voler considerare l’ipotesi di dichiarare l’area come zona disagiata” afferma il segretario savonese Danilo Bruno.
“Non si può più continuare in questo modo – prosegue -, in periodo di emergenza Covid-19 non si possono sottoporre le donne e le loro famiglie a lunghi viaggi per sottoporsi alle visite e per il parto con conseguenti rischi legati anche alla pandemia in corso”.
“Ovviamente la chiusura decisa dall’Asl2 si inserisce in un contesto di continuo smantellamento della sanità pubblica e delle reti territoriali di prevenzione primaria a favore della ospedalizzazione privata – evidenzia Bruno – Vanno in tale senso le scelte verso la privatizzazione degli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte a cui bisogna opporsi con forza ponendo ai comuni l’esigenza di far sentire alta la propria voce, che deve essere pronta alla difesa della sanità nel ponente, ma anche al suo concreto potenziamento e alla ricostruzione di una rete territoriale preventiva e primaria. Queste sono le scelte indispensabili da compiere, che partono dalla necessità di consolidare il ruolo degli ospedali del ponente a partire dalla difesa di ostetricia e ginecologia del Santa Corona, che copre un’area estremamente vasta con collegamenti non facili e soprattutto con una crescita esponenziale della popolazione nel periodo estivo”.
“Noi a difendere la sanità pubblica e a rilanciarne il ruolo ci siamo. E le forze politiche di destra, che governano la Regione?” conclude il segretario di Europa Verde.