“Un artista costantemente in viaggio per la realizzazione delle sue opere, con le quali afferma la riappropriazione e la riscrittura dello spazio e del tempo, innalzandole a unica forma di dialogo diretto con i suoi seguaci”.
Banksy, il più celebre e misterioso street artist e writer del mondo, è l’Inquieto dell’anno 2019, premio che gli è stato consegnato virtualmente – perché, come prevedibile, non era presente – da Nella Mazzoni, Presidente del Circolo degli Inquieti, nell’ambito della cerimonia che si è tenuta lo scorso 17 Luglio presso la meravigliosa Fortezza di Castelfranco a Finale Ligure.
Il tema di quest’anno scelto dal Circolo degli Inquieti è Il viaggio e l’inquietudine.
L’inquietudine, insieme al desiderio di conquista, conoscenza e avventura accomuna tutti, in ogni epoca.
Anche la dimensione interiore del viaggio è pregno di inquietudine, così accade che lo sguardo rivolto all’interno di sé riveli aspetti sconcertanti, a volte spaventosi, e che delinei affetti inattesi, non sempre nobili.
Si tratta di un viaggio introspettivo, un’esplorazione che richiede tolleranza e prudenza, intraprendenza e coraggio, come un viaggio in territori e civiltà sconosciuti.
Le testimonianze dei lavori firmati da Banksy in Europa, Inghilterra, Stati Uniti, in Cisgiordania, in Mali e in tanti altri Paesi nel mondo, ne fanno l’Inquieto dell’anno per eccellenza.
Eleonora De Vecchi, curatrice museale, nel corso della serata a lui dedicata a Finale Ligure, ha illustrato il lavoro e la personalità dell’artista catturando l’attenzione dello spettatore attraverso le immagini delle sue opere e spezzoni di documentari e film realizzati dal writer inglese.
Banksy, pur continuando a mantenere l’anonimato, è più presente che mai, con un’attività prolifica e inarrestabile in Inghilterra e nel resto del mondo, affrontando con un taglio ironico e satirico temi delicati e particolarmente forti che caratterizzano la nostra epoca.
Le sue opere riflettono, tra gli altri argomenti, le assurdità della società, toccando la manipolazione mediatica, l’omologazione, le atrocità della guerra, l’inquinamento, lo sfruttamento minorile, il maltrattamento degli animali.
Viaggi interiori che si materializzano attraverso la modificazione abile dei codici comunicativi della cultura di massa, con interventi che chiedono a chi osserva di interrogarsi sulla realtà. Così Banksy, in una combo di ironia e poesia, sottolinea le storture evidenti della società.
Opere pubbliche piacevoli e brillanti, che mirano a sensibilizzarci, trasformando il tessuto urbanistico delle città in luogo di riflessione e, oggi, anche di turismo.
Geniale, sempre sul pezzo, pungente, eppure così poetico.
Personalmente, ho apprezzato molto l’opera che ha realizzato recentemente nel contesto dell’emergenza anti Covid-19. L’artista ha infatti pubblicato sul suo account Instagram il disegno di un bimbo che gioca con un nuovo supereroe con tanto di mantello: un’infermiera. Non gli eroi della Marvel, no! Gli eroi di oggi, anche per Banksy, indossano la mascherina, hanno un cuore grande e una croce rossa sulla divisa: infermiere, infermieri, personale medico e paramedico che sono impegnati nella lotta quotidiana contro il Coronavirus, per curarci e tutelare la nostra salute.
A loro ha quindi dedicato la sua opera Game changer.
Sarò felicissima di visitare la mostra di opere originali di Banksy annunciata dalla presidente del Circolo degli Inquieti, da Roberto Grossi, presidente dell’Associazione Culturale E20, che ha organizzato la rassegna FORZA8 di cui la serata dedicata a Bansky faceva parte, e dal consigliere alla cultura e ai palazzi e teatri storici del Comune di Finale Ligure, Pierpaolo Cervone. Grazie a un collezionista, che intende rimanere anonimo, il Teatro Aycardi a Finalborgo ospiterà la mostra dal 26 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. È una notizia straordinaria e, indubbiamente, un evento imperdibile.
Grazie Circolo degli Inquieti e grazie Finale Ligure!
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