Albenga. “Sono molto soddisfatto che l’amico albenganese Roberto Orlando sia stato assolto con formula piena, assieme alla moglie Rita, dall’infamante accusa di essere organici alla n’drangheta. Dopo quattro anni d’inferno, trascorsi con il peso delle terribili accuse e il pericolo di non essere creduto e, quindi, di venire condannato, Roberto è finalmente tornato ad essere non solo un uomo libero, ma anche con la sua onorabilità. Roberto Orlando, nonostante tutto, è stato un uomo fortunato, gli amici, quelli che lo conoscono, a cominciare da Marco Melgrati, non hanno mai dubitato della sua innocenza, ma mi chiedo come si debba sentire chi, accusato ingiustamente, si vede chiudere tutte le porte”. così Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale ad Albenga assessore provinciale e candidato di Forza Italia al Consiglio Regionale.
“Mi preoccupa – prosegue Ciangherotti -, e questo riguarda anche le aziende di Roberto, come si faccia presto ad escludere ditte che partecipano ad appalti pubblici se il titolare è sospettato di essere un delinquente, e di come sia facile per i delinquenti veri mettere dei prestanome e avere appalti. Mi chiedo quanti denari siano stati spesi da Roberto per difendersi e quanti dallo Stato per una inchiesta che, evidentemente, da qualche parte faceva acqua”.
“Chi ha sbagliato pagherà? Roberto Orlando e la moglie Rita avranno un risarcimento? Credo che una riforma per una giustizia più giusta sia necessaria. Nell’attesa aspetto di poter brindare con l’amico Roberto!” conclude.