Liguria. Sul suo blog “Liguri tutti”, Ferruccio Sansa usa verbi al passato come parlasse di una storia (politica) lasciata alle spalle. E’ questo il sentore che ne deriva dalle sue parole: sembra alzare le braccia, una volta per tutte, di fronte all’incapacità della coalizione giallorossa di mettersi d’accordo e di fronte al fatto che altri nomi sembrino ormai più probabili rispetto al suo, nella corsa (lenta) alle elezioni regionali di autunno.
Ieri il giornalista del Fatto, voluto fortemente dalla sinistra di Campo progressista, accettato di buon grado da Andrea Orlando e Vito Crimi, ma mai veramente da M5S e Pd, ha pubblicato una sorta di bozza di programma. Un lungo “what if” come a dire: “Noi eravamo pronti, ma non ci sono le condizioni”.
Però attenzione, già alcuni mesi fa Sansa era parso sbattere la porta, con tutti altri toni, mandando letteralmente a quel paese i partiti (in quel caso era l’M5s) che non si decidevano a candidarlo. Se non sembrava un addio quello. Eppure, la sua figura non è mai uscita di scena. Non è escluso che anche questa volta ci sia un ripescaggio.