Provincia. “La grave emergenza che il Paese sta affrontando mette a dura prova non solo la tenuta dell’economia, ma soprattutto la percezione delle sicurezze di tutti i lavoratori in questione che in questo momento devono continuare ad affrontare una situazione di disagio sia psicologico che fisico”. A parlare, in una nota, è la segreteria provinciale di Uiltrasporti.
Spiegano dal sindacato: “Il susseguirsi di decreti ‘copia incolla’ che introducono la definizione di ‘merce essenziale’ quando in sostanza rendono essenziale qualsiasi merce, ha prodotto un solo risultato: la sensazione di chi deve lavorare malgrado tutto, di non essere adeguatamente tutelato. La mancanza di dpi, dovuta a un problema nazionale di approvvigionamento, è diventata la normalità, le mascherine si custodiscono gelosamente, si lavano, si riutilizzano, malgrado sia assolutamente sbagliato perché annulla di fatto la loro funzione, siamo costretti a stabilire chi le deve avere ed entro quale distanza quando dovrebbe essere garantita a prescindere, l’unica verità è che siamo precipitati nel paradosso”.
“Vogliamo con le nostre parole testimoniare che questa categoria di lavoratori nella nostra provincia, come nel paese intero, sta affrontando la situazione a testa alta – continuano – senza piangersi addosso, continuando a lavorare, consapevole però che le logiche del profitto prevalgono su tutto, sicurezza compresa. L’inevitabile calo dei traffici produrrà situazioni di ulteriore disagio per tutti i lavoratori causando un crollo delle giornate lavorate che provocherà per esempio in ambito portuale ulteriore precarietà soprattutto ai lavoratori della Compagnia Portuale i quali costruiscono il loro salario basandosi su chiamate giornaliere, ma deve essere chiaro che tutti dovranno essere tutelati tramite appositi ammortizzatori a prescindere dall’attività svolta”.
“Nel nostro porto, per il momento, sono pochi gli operatori che hanno rispettato le norme che impongono di redigere protocolli ‘per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus’, ed è per questo che sarà nostra cura segnalare alla Prefettura tali inadempienze e qualora gli stessi protocolli non fossero messi in atto si dovrà provvedere a sospendere le attività a tutela della salute di tutti i lavoratori portuali. Il comunicato sindacale unitario di categoria del 23 marzo è inequivocabile ‘Fermare le produzioni non essenziali e tutelare la salute dei lavoratori’, e prosegue con l’invito a segnalare ai Prefetti qualunque lavorazione non legata al trasporto di beni essenziali a testimonianza dell’impegno e della coerenza con la quale affrontiamo la situazione” concludono.