Savona, influenza dilagante: si avvicina il picco

Influenza, febbre

[thumb:10416:l]Savona. “L’influenza continua a diffondersi: è infatti in continua ascesa il livello epidemico, con il picco previsto fra due settimane, mentre la curva dell’incidenza scenderà sensibilmente a marzo”. E’ quanto sottolinea il dottor Roberto Carloni, referente dell’Asl 2 per la profilassi delle malattie diffusive e contagiose, nonché tra i massimi esperti regionali. Stando all’ultima settimana di gennaio, il dato savonese sui casi di influenza rientra nella media nazionale, intorno al 5 per ogni mille assistiti.

“L’incidenza è alta rispetto al triennio precedente, quando l’epidemia registrava meno diffusione a causa di fattori climatici – precisa il dottor Carloni – Oggi il virus è rinnovato e la sua distribuzione può contare su condizioni meteorologiche che lo favoriscono. Non si tratta di una situazione allarmante, ma certamente ci troviamo di fronte a un’epidemia diffusa. Ne sono particolarmente colpiti i bambini (13 per mille), meno invece gli anziani, di solito super vaccinati (1,5 ogni mille)”.

In concomitanza con l’abbassamento delle temperature, il virus influenzale tende al rapido rialzo. “A metà febbraio è previsto il picco del fenomeno, poi la curva a campana entrerà in fase di decrescita per annullarsi dopo la metà del mese di marzo – spiega il medico – Per l’emergenza vera e propria, dunque, occorre ancora attendere due settimane, con conseguente aumento dei ricoveri nelle strutture sanitarie. Ma bisogna evidenziare che non è tutta influenza quella che vediamo negli ospedali: è in atto anche la circolazione dei virus parainfluenzali e simili”.

Anche le infezioni respiratorie acute (ovvero forme simil-influenzali provocate da altri virus e solitamente di minore durata) manifestano un andamento superiore alle scorse stagioni. E pure in questo caso i più colpiti sono i bambini, in particolare da zero a quattro anni, con congestione nasale, febbre e mal di gola. Chiaramente, come specifica il dottor Carloni, “il vaccino non ha efficacia sui virus invernali diversi dall’influenza”. In ogni caso, ormai la campagna di profilassi è chiusa (50 mila circa i savonesi immunizzati) e non si può correre ai ripari ora.

I sintomi della cosiddetta Australiana includono febbre alta per almeno 24-48 ore, mal di gola, cefalea, tosse, nausea e qualche volta congiuntivite. La febbre, sino a 39 gradi e mezzo, è accompagnata da spossatezza e dolori muscolari. Frequenti i disturbi dell’apparato gastrointestinale. “Una volta che sarà passata l’emergenza influenza, occorrerà fare comunque attenzione – afferma il dottor Carloni – Si apriranno infatti le porte alle altre infezioni batteriche, che per gli anziani, se non adeguatamente curate, porterebbero complicanze pericolose”.