Liguria. “Nei prossimi giorni mi farò promotore in Consiglio regionale di un’iniziativa finalizzata a sostenere gli investimenti nel campo della sicurezza sul lavoro, che rappresenta a tutt’oggi uno dei grandi nodi su cui la politica è chiamata ad intervenire in modo serio e incisivo. Proporrò perciò alla Giunta regionale, anche raccogliendo quanto emerso al convegno dell’UGL svoltosi a Genova su questo tema, di farsi parte attiva a livello nazionale da un lato affinché gli utili delle aziende reinvestiti in questo campo vengano detassati, dall’altro lato affinché sia estesa a tutti i lavoratori la riduzione al 4% dell’IVA sui DPI, i dispositivi di protezione individuale, già in essere per le persone con disabilità”.
E’ quanto ha dichiarato Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia e segretario dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa della Liguria, intervenendo nel tardo pomeriggio di ieri al termine del convegno organizzato dall’UGL sul tema “Sicurezza sul lavoro e cultura della sicurezza”. Al dibattito hanno preso parte, oltre a Muzio, l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino, il segretario regionale dell’UGL Stelvio Musicò, l’arch. Giuseppe Lucà del gruppo Alta Formazione e il dott. Piero Pasquantonio, ex dirigente medico legale INAIL di Chiavari. Moderatore il giornalista Mario De Fazio.
“I numeri recentemente forniti dall’Inail – ha sottolineato Muzio – non lasciano spazio a dubbi: 416.894 infortuni su base nazionale nei primi 8 mesi del 2019, 41.032 denunce di malattie professionali e 685 decessi. Sono dati che devono indurre ad una profonda riflessione e ad un deciso e tempestivo impegno. Occorre una svolta culturale, riconoscendo che impiegare risorse in sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un investimento. Basti pensare che la mancata sicurezza costa su base continentale, secondo il rapporto 2016 dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), 476 miliardi di euro, il 3% del PIL dell’UE, una cifra impressionante che deriva dalle spese per l’assistenza, la previdenza, i risarcimenti, i costi indiretti”.
“La sicurezza sul lavoro, come ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è una priorità sociale, perché il diritto alla salute è tra i principi fondanti della nostra Costituzione. E’ un bene individuale e collettivo che la politica e le istituzioni hanno il dovere di garantire. Per questo la prossima settimana presenterò in Consiglio regionale un’iniziativa in tal senso”, ha concluso Muzio.