Minaccia?

Lettera intimidatoria al consigliere di LoaNoi Paolo Gervasi: “Hai rotto, fatti gli affari tuoi”

Purtroppo non è la prima volta che i rappresentanti della minoranza loanese ricevono messaggi più o meno velatamente minatori

Lettera Minatoria Paolo Gervasi

Loano. “Hai rotto. Fatti gli affari tuoi”. E’ questo, con tutta probabilità, il senso del messaggio anonimo recapitato nelle scorse ore nella casella della posta dello studio di Paolo Gervasi, capogruppo di minoranza della lista civica LoaNoi.

Un messaggio scritto su un foglio di carta semplice, con un pennarello rosso e composto con un normografo, cioè uno strumento per il disegno tecnico che consente di scrivere con caratteri uniformi e che quindi elimina ogni “indizio” circa la mano che vergato il messaggio.

Il testo di quella che si potrebbe considerare a tutti gli effetti una lettera minatoria risulta incompleto in quanto recita: “Hai rotto. Fa affari toi”. Una serie di lacune che ha spinto lo stesso Gervasi a pubblicare la foto della lettera sul suo profilo Facebook accompagnato da commento assai ironico. “Volevo segnalare a chi mi ha lasciato questi ‘auguri natalizi’ nella cassetta della posta dell’ufficio che, oltre ad avere problemi con la corretta coniugazione dei verbi, forse avrebbe dimenticato una U”.

Purtroppo non è la prima volta che i rappresentanti della minoranza loanese ricevono messaggi più o meno velatamente minatori. A luglio dell’anno scorso, infatti, il collega di Gervas, Daniele Oliva, aveva notato la presenza di tre volantini con stampata la sua fotografia appiccicati con del nastro da muratore sulla porta del suo studio e sulla sua auto.

Se nel caso di Gervasi la carica “minatoria” è relativa, in quanto l’indirizzo del suo studio è presente (ad esempio) in Rete, l’episodio di Oliva era assai più preoccupante: una delle immagini, infatti, era stata presa dal profilo Whatsapp del suo numero “privato”, quello che hanno soltanto i famigliari e gli amici più stretti.

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