[thumb:9986:l]Pietra Ligure. Mario Rendina avrebbe sparato al dottor Stefano Nosengo in preda alla disperazione per il decorso degenerativo di un’intervento chirurgico cui si era sottoposto due anni fa. L’uomo avrebbe voluto punire con premeditazione il medico che lo aveva operato. E’ quanto emerso dalle prime indagini svolte dai carabinieri sul tentato omicidio che è drammaticamente andato in scena questa mattina all’Unità Spinale dell’ospedale Santa Corona di Pietra.
Il pensionato settantacinquenne è malato terminale di cancro. Stamane si è presentato presso il nosocomio pietrese armato di pistola ed ha sparato un colpo che ha raggiunto ad una gamba il dottor Nosengo, direttore della struttura di otorinolaringoiatria. E’ stata la dinamica rocambolesca dell’azione che probabilmente ha risparmiato il medico da una sorte più tragica.
Il dottore infatti, alla vista dell’arma da fuoco, ha cercato di respingere l’assalitore, che ha estratto la pistola nel corso di un breve diverbio. Nella fase concitata dello scontro il proiettile esploso dalla mano del settancinquenne ha raggiunto il polpaccio destro del medico, che si è asserragliato nello studio per evitare il peggio. Lo sparatore, in stato confusionale, non è andato oltre, ma si è limitato a chiamare la moglie avvisandola del gesto compiuto. Al fragore dello sparo, le persone presenti nella sala d’attesa dell’ambulatorio sono precipitate nel panico e si sono date alla fuga.