[thumb:9915:l]Savona. All’alba di stamani la polizia ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Emilio Fois, su richiesta del pm Giovanni Battista, nei confronti di altrettanti ricettatori accusati di aver avviato sulla piazza savonese un mercimonio di ori e preziosi di provenienza furtiva. Si tratta di Giuseppe Matafù, 40 anni, di origine loanese, e di Zorba Lanza, 36 anni, nata a Foligno.
Alcuni mesi fa gli agenti della squadra mobile avevano condotto una perquisizione nell’abitazione condivisa dai due, in via Moizo a Savona, nella zona di Mongrifone. All’arrivo dei poliziotti, la donna aveva tentato di disfarsi di un sacchetto gettandolo dalla finestra. L’involucro, subito recuperato, conteneva oggetti orologi, gioielli e monili pregiati. Mentre erano ancora in corso gli accertamenti sul conto della coppia, le forze dell’ordine hanno lanciato un appello ai legittimi proprietari degli oggetti trovati perché si presentassero in Questura a reclamarli.
Alcuni cittadini di Pietra e Finale Ligure, riconosciuti gli oggetti aurei come propri (e rubati durante incursioni ladresche in abitazioni), li hanno rivendicati e ne sono rientrati in possesso. Ma parte dei beni di provenienza illecita attendono ancora di essere restituiti agli aventi diritto. Secondo le indagini della polizia, i due ricettatori hanno acquistato da malviventi la merce trafugata da appartamenti e ville e, con perizia nella scelta dei potenziali clienti, cercavano di rivendere il malloppo ai migliori offerenti. L’uomo è stato tradotto nel carcere Sant’Agostino di Savona, mentre la donna è stata associata alla casa circondariale di Genova Pontedecimo.
Gli oggetti che attendono di essere restituiti:
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I due ricettatori arrestati:
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