Savona. Il 21,42%: è questo il dato ufficiale per la provincia di Savona dell’affluenza media alle urne, alle ore 12, in questa tornata elettorale per le elezioni politiche 2018. Un dato, arrivata sulle 69 sezioni elettorali, che vede il savonese come seconda provincia ligure con la più alta partecipazione, preceduta solo da Genova con il 22,32%. Nella provincia di La Spezia ha votato il 20,63% degli aventi diritto, mentre nell’imperiese ha votato il 21,27%.
Tra i comuni in testa per numero di partecipanti al voto spicca Stella con il 25,32%, a seguire Albisola Superiore con il 24,8%, poi Celle Ligure con 24,76%, a seguire il piccolo comune d Nasino, nell’entroterra albenganese com il 24,65%, ed infine Varazze, con il 24,57%.
In coda alla classifica dell’affluenza alle urne, alle ore 12:00, troviamo il comune di Garlenda con il 14,4%, poi Pontinvrea con il 17,15% e infine Magliolo, piccolo comune della Val Maremola, con il 17,79%.
A Savona l’affluenza alle urne alle ore 12:00 è stata del 20,47%, ad Albenga è stata del 19,69%, a Cairo Montenotte del 20,98%, in altri comuni come a Pietra Ligure la percentuale è stata del 20,66%, a Finale Ligure del 22,84%, a Loano del 20,64% e ad Alassio il 22,53%. Nel complesso, secondo le previsioni, si prospetta una buona partecipazione degli elettori savonesi a queste elezioni politiche.
Qualche scompiglio non è mancato per la vera novità di questo voto: il tagliando realizzato dal ministero dell’Interno per evitare brogli e sostituzioni illecite; quindi tutte le schede avranno un bollino con un codice di riconoscimento, e dovrà essere il presidente di seggio a imbucarle nell’urna, una operazione ancora da rodare e che ha creato non pochi problemi in diversi seggi a Savona e Albenga, ovvero quelli più popolosi e con un maggior numero di elettori.
COME SI VOTA: Bisogna recarsi al seggio del comune di appartenenza muniti di tessera elettorale e carta d’identità. Per l’elezione della Camera dei deputati la scheda è rosa. Per l’elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla. Ciascuna scheda ha, in un rettangolo, il nome ed il cognome del candidato al collegio uninominale. Nella parte sottostante il rettangolo è presente il simbolo della lista o delle liste collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi dei candidati del collegio plurinominale.L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta ed il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato. Oppure potrà apporre un segno sul nome del candidato uninominale nel rettangolo in alto: il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul nome del candidato uninominale che sulla lista o su una lista ad esso collegate. Non è invece possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata ad un altro candidato uninominale. E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione. Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio. E’ il presidente che stacca il “tagliando antifrode” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna.
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