Faccia a faccia

Piaggio Aerospace, Rixi a confronto con i sindacati: “Pronto ad incontrare il ministro Calenda”

Regione e Governo non sarebbero convinti del piano industriale previsto dall'azienda

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Villanova d’Albenga. L’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi incontrerà ai primi di settembre il ministro Carlo Calenda per parlare della vertenza Piaggio e della nuova protesta di lavoratori e sindacati contro il piano industriale previsto dall’azienda, con lo scorporo della parte motoristica su Villanova d’Albenga e della manutenzione velivoli su Sestri Ponente. E’ quanto è emerso nel corso della faccia a faccia tra Regione e organizzazioni sindacali di categoria sulla questione dell’azienda aeronautica, con l’assessore regionale pronto a sostenere le ragioni dei sindacati su un piano industriale che penalizza il territorio ligure.

“Non c’è solo in ballo una questione occupazionale (seppure significativa e preoccupante), ma anche una strategia industriale che deve puntare a mantenere l’integrità dell’azienda, non la sua divisione” hanno fatto trapelare le sigle sindacali appena terminato l’incontro.

Oltre al mugugno della Regione sul piano industriale che a breve l’azienda dovrebbe presentare, pare arrivino i malumori anche da Palazzo Chigi, con lo stesso governo non proprio a conoscenza di un piano di così radicale “spacchettamento”, con ripercussioni sul piano industriale e occupazionale tutte da valutare rispetto alle trattative che erano state condotte in questi mesi.

“Lo stesso assessore ci ha riferito che bisogna fare riferimento all’accordo del 2014 e da lì ripartire per modificare il piano industriale. Inoltre, il governo ha lo strumento del ‘golden power’ per opporsi alle linee industriali dei vertici Piaggio” aggiungono i sindacati.

“Se dopo l’incontro tra Rixi e Calenda non avremo risposte certe sulla convocazione di un nuovo tavolo ministeriale, siamo pronti ad ogni iniziativa sindacale per tutelare l’integrità dell’azienda e i livelli occupazionali, tra l’altro previsti da intese già raggiunte e che ora sono messe in discussione” sottolineano sindacati.

Infine, l’assessore regionale al lavoro Gianni Berrino si è soffermato sul decreto di proroga della cassa integrazione, ormai – ha riferito Berrino – in dirittura d’arrivo. Ora, quindi, non resta che attendere i prossimi passaggi istituzionali per capire la sorte dell’azienda aeronautica.

“Condividiamo le preoccupazioni dei lavoratori sui possibili spacchettamenti aziendali emersi durante l’incontro tra azienda e i sindacati della scorsa settimana. Per quanto ci riguarda, il piano industriale, presentato un anno e mezzo fa, rimane valido e consideriamo Piaggio un’azienda importante sul nostro territorio sia dal punto di vista tecnologico sia occupazionale. Pensiamo che a settembre ci possa essere l’occasione per discutere a Roma con il Mise anche in vista della firma dell’accordo di programma sulle aree di crisi, entro fine anno” hanno dichiarato gli assessori regionali allo Sviluppo economico Edoardo Rixi e alle Politiche attive del Lavoro Gianni Berrino al termine dell’incontro con i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori della Piaggio Aero Industries.

Piaggio

Tra i primi commenti ufficiali dei sindacati presenti all’incontro in Regione: “Siamo preoccupati per la situazione che si è venuta a creare a seguito della presentazione di un piano industriale che di fatto smentisce l’accordo sottoscritto nel 2014 – dice Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria – Per quanto riguarda le aree Piaggio abbiamo già chiesto da tempo un incontro che dovrebbe concretizzarsi il 6 settembre prossimo, per un accordo che consenta di attrarre nuovi investitori in modo da proporre opportunità occupazionali credibili”.

“Dobbiamo accelerare un percorso che porti a soluzioni industriali per Genova e la Liguria – aggiunge Vella – C’è preoccupazione per le aziende metalmeccaniche del territorio, per il piano industriale di Ilva: l’attenzione della Fim Cisl è alta, perché si trovino soluzioni industriali che possano scongiurare la perdita anche di un solo posto di lavoro, difendendo gli accordi sottoscritti. Le istituzioni locali dimostrino di essere vicine ai lavoratori non solo con esternazioni di solidarietà, ma attraverso atti concreti”.

La posizione della Fiom Cgil savonese e del segretario Andrea Mandraccia: “Su mandato dei lavoratori abbiamo iniziato quel percorso con le Istituzioni, che sono parte fondamentale in questa vertenza, che dovrà culminerà nella ripresa del confronto con il Governo. Ovviamente la ripresa del confronto con il Governo deve avvenire nel più breve tempo possibile perché è assolutamente necessario, dopo che l’azienda nell’incontro della scorsa settimana ha parzialmente ripresentato le linee guida del piano industriale già esposte nel luglio dello scorso anno, che il Governo faccia la sua parte per evitare lo scorporo dei motori e della manutenzione sui velivoli civili. Tale prospettiva non ha a nostro avviso alcuna motivazione di natura industriale e metterebbe a rischio la tenuta complessiva dell’azienda e non può attenuare il nostro giudizio il fatto che i soggetti eventualmente interessati a rilevare i settori produttivi in oggetto dovranno dare garanzia di mantenere immutati i livelli occupazionali”.

“Pertanto se l’Esecutivo continua a non condividere questa posizione del management aziendale, come aveva già dichiarato durante l’incontro del 9 agosto dello scorso anno a Palazzo Chigi, esso deve utilizzare i poteri speciali previsti dalla Golden Power perché Piaggio Aerospace è un asset strategico e va evitata qualunque prospettiva che preveda scorpori ed esuberi”.

“Questa è la posizione che abbiamo espresso con forza oggi alla Giunta Regionale la quale, per bocca degli assessori Rixi e Berrino, si è dichiarata disponibile a mettere in campo azioni istituzionali utili ad una positiva conclusione di una vertenza che peraltro, per quello che riguarda lo stabilimento di Villanova d’Albenga, rappresenta la principale in un territorio decretato area di crisi industriale complessa. Pertanto l’assessore Rixi si è impegnato a sollecitare la convocazione dell’incontro al ministro Calenda in occasione della riunione prevista per inizio settembre al MISE sull’area di crisi industriale complessa. Rixi ha inoltre dichiarato come informalmente Calenda abbia avuto modo di esternare la propria contrarietà ad un piano industriale che preveda scorpori, fatto questo di assoluta importanza e che attendiamo venga confermato in sede di confronto con sindacati ed azienda” aggiunge il segretario Fiom.

“Dal canto suo, l’assessore Berrino ci ha confermato che le voci secondo cui sarebbe imminente l’uscita del decreto che autorizza ulteriori 10 mesi di cassa integrazione straordinaria per 122 lavoratori, fatto questo di grande rilevanza dal momento che 118 lavoratori sono ancora in cassa integrazione in attesa di una collocazione lavorativa che gli accordi presi garantisce”.

“Infine, anche se pare superfluo sottolinearlo, vogliamo sottolineare come la positiva conclusione della vertenza, e la conseguente tutela dell’occupazione, sia l’unico obiettivo che guida l’azione sindacale. Lo scriviamo perché in questi giorni abbiamo letto alcuni articoli che hanno descritto una situazione di rassegnazione se non anche di connivenza rispetto ad un esito della vertenza che viene ritenuto già scritto e dalle conseguenze nefaste per i lavoratori. Senza voler alimentare sterili polemiche, non crediamo sia utile saltare a tali conclusioni per il fatto che le azioni decise unitariamente dalle organizzazioni sindacali e dalle RSU e votate dai lavoratori in assemblea non sono essere quelle che ci si aspettava” conclude Mandraccia.

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