Loano. Il Comune di Loano contro la processionaria del pino. Nei giorni scorsi il sindaco Luigi Pignocca ha emesso un’ordinanza con cui si dà il via alla lotta contro la Thaumetopeoea pityocampa”.
“Con l’arrivo della stagione primaverile – fanno notare da Palazzo Doria – si ripresentano le condizioni favorevoli per la proliferazione e la diffusione di animali infestanti, nella fattispecie la ‘processionaria del pino’ (Traumatocampa pityocampa). Il decreto ministeriale del 30 ottobre 2007 stabilisce che la lotta contro la processionaria del pino è obbligatoria su tutto il territorio nazionale, poiché costituisce una minaccia per la produzione o la sopravvivenza di alcune specie arboree e può costituire un rischio per la salute delle persone e degli animali”.
In particolare, “dalle forme larvali di questi insetti infestanti possono avere effetti sanitari negativi sulle persone che risiedono o frequentano le aree interessate da tale infestazione, in quanto i peli sono fortemente urticanti e pericolosi al contatto, sia cutaneo che delle mucose degli occhi e delle vie respiratorie, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili”.
Per questo motivo, l’amministrazione comunale “provvederà all’esecuzione degli interventi di lotta relativamente alle aree pubbliche e che, affinché i trattamenti possano avere efficacia”, ma sono necessari interventi anche sulle aree private, a cura e spese dei proprietari.
Per questo motivo, con l’ordinanza il primo cittadino loanese impone “a tutti i proprietari di aree verdi e agli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private sul territorio comunale, di effettuare entro sette giorni dalla pubblicazione del documento (avvenuta oggi) tutte le opportune verifiche ed ispezioni sulle piante a dimora nelle loro proprietà, al fine di accertare la presenza di nidi della processionaria del pino”:
Le verifiche dovranno essere effettuate con maggiore attenzione sulle specie di alberi soggette all’attacco degli infestanti: tutte le specie di pino e in particolare il pino domestico (Pinus pinea), il pino d’Aleppo (Pinus halepensis), il pino silvestre (Pinus sylvestris), il pino nero (Pinus nigra), il pino strobo (Pinus strobus) e le specie di cedro e in particolare cedro del Libano (Cedrus libani), cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica), cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara).
“Nel caso si riscontrasse la presenza di nidi della processionaria si dovrà immediatamente intervenire con la rimozione e la distruzione degli stessi, e con l’attivazione della profilassi, rivolgendosi a ditte specializzate”, è la disposizione che arriva dal municipio di Loano.
I trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa di entità variabile.

La processionaria è un lepidottero della famiglia dei taumatopeidi. E’ pericoloso per pini (Pinus Nigra e Pinus Silvestris) e querce a foglia caduca (Quercus robur e Quercus peduncolata) ma colpisce anche i larici, i cedri, i noccioli, i castagni, i faggi, i carpini e le betulle causando la caduta delle foglie. L’adulto della processonaria è una farfalla di forma triangolare con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con striature brune. La femmina è poco più grande del maschio. Il loro ciclo vitale di solito dura al massimo due giorni.
Oltre a danneggiare le piante, la processionaria può costituire un pericolo per l’uomo e per gli animali. I peli urticanti delle larve, infatti, sono velenosi e possono provocare occasionalmente reazioni allergiche. Gli animali più sensibili sono i gatti e specialmente i cani che, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli. I cani che sono entrati in contatto con le processionarie presentano una improvvisa e intesa salivazione provocata dall’infiammazione che interessa istantaneamente la bocca ma può estendersi anche a esofago e stomaco.
Altri sintomi sono la perdita di vivacità, la febbre, il rifiuto del cibo, il vomito e la diarrea (che può essere anche emorragica). Ma i danni maggiori si registrano al livello di bocca e naso. Entrando in contatto con la lingua, i peli della processionaria irritano gravemente i tessuti fino a portare, in alcuni casi, alla perdita di porzioni di carne. Nelle circostanze più gravi la lingua può ingrossarsi fino ad arrivare a soffocare l’animale.
Il padrone del cane entrato in contatto con la processionaria deve subito lavare la bocca dell’animale con una soluzione di acqua e bicarbonato che si consiglia di spruzzare direttamente nel cavo orale con una siringa senza ago. In seguito è consigliabile far visitare il cane da un veterinario, per accertarsi che non vi siano conseguenze più gravi e non ancora manifeste.